Stefania Signorini Sindaco Falconara

Stefania Signorini donna in carriera o prossimo sindaco di Falconara Marittima?

in Giornalista e dintorni/Il meglio di Re Gurk/politica da

Falconara fine anni 90-2018, diario politico cittadino in attesa del prossimo Sindaco di Falconara Marittima. Insegnante, donna, forte capacità di aggregazione con il mondo giovanile ed anima ribelle. Non tirate conclusioni ora su questo identikit, è semplicemente un viaggio nella mia incerta memoria. Era la fine degli anni 90. Conobbi ed apprezzai l’assessore Carla Amadi De Fanis. Già allora, ma più di ora, sembrava facesse paura l’autonomia femminile nella politica, in alternativa all’imperante monopolio maschile. Donna in carriera o personaggio capace di avere una visione meno scontata o ripetitiva del potere? L’avevo immaginata Sindaco. Ed invece con un improvviso colpo da maestro, Don Leo e il suo mondo si inventarono una Lista Civica dove un certo Roberto Oreficini fra diavolo e acqua santa fece un miracolo sgambettando prima il non apprezzato Bruno Bedetti e poi ciulando, per una manciata di voti, quello che fu poi descritto come il “perfetto perdente”, Roberto Piccinini. Era il tempo del PDS o DS? Cambiando spesso i nomi ho difficoltà nel tempo a ricordare il nome esatto. L’unica previsione che Carla Amadi riuscì ad avverare, fu lo spostamento del mio Disco Fantasia da via Marsala a Piazza Mazzini nella sede di allora dei DS. Attenzione mi raccomando, con regolare contratto d’affitto, nessuno sconto di favore e tanto meno nessuna tessera da acquistare. Poi in quel negozio nella notte del 26 dicembre 2000 fui vittima di un furto con spaccata alla vetrina. Mi venne a trovare a sorpresa (per rendersi conto in prima persona dell’accaduto) il Sindaco Giancarlo Carletti. E dire che nel primo mandato, come rappresentante dei commercianti, non fu mai tenero con lui. All’epoca stavo già valutando opportunità professionali legate alla mia precedente attività da giornalista, che mi permettesse un’alternativa lavorativa per arginare il disastro commerciale a cui il mondo del disco era inesorabilmente destinato. Mi propose di collaborare nella campagna elettorale del 2001. Evidentemente fu apprezzato il mio operato (e senza nessuna tessera di partito) mi occupai per cinque anni di comunicazione e coordinazione (con gli uffici comunali) degli eventi culturali. E tutto questo che c’entra?
Ebbene grazie a questo imegno, ho avuto l’opportunità di conoscere un mondo cittadino fatto di associazioni ed anche di ottime individualità. C’era la necessità di intercettare persone nuove che potessero dare il contributo sia diretto che indiretto a quel tessuto cittadino di riappropriarsi del proprio territorio. Ci fu un’altra donna importantissima nel mondo del Comune di Falconara, insieme a Marina Galeazzi e Angela Ortolani, che ricordo sempre con ammirazione, nostalgia e sincera commozione, Annarita Dolci. Mi segnalò una professoressa molto interessata con i suoi studenti ai nostri eventi culturali, Stefania Signorini. A proposito, ironia della sorte, la Dolci all’epoca, si presentò come candidata a Sindaco nella sua Monte San Vito ma non ce la fece.
Ritorniamo a noi, era il 2003 o 2004 e mi colpì il reale interesse di come la professoressa Signorini e molti suoi studenti partecipavano attivamente come pubblico a quegli incontri alla biblioteca Francescana (te lo ricordi Marina Minelli ?). Lo confesso, complice il suo grande amore per l’insegnamento, non avrei mai scommesso poi di vederla protagonista come assessore in una giunta comunale. Eppure ancora una volta il connubio mondo della scuola e della politica si sono incontrati, direi in maniera efficace. Seppure come osservatore distratto e fuori dalla vita cittadina falconarese non posso dire di essere stato un appassionato della politica culturale e d’intrattenimento della Signorini. Ironicamente potrei dire che le ridotte possibilità economiche, l’hanno tutelata dalla possibilità di fare grossi errori. A questo aggiungerei una predisposizione forse eccessiva per le sagre. Poi è arrivato un interessante Caffè Letterario che ancora deve prendere forma ma ha potenzialità interessanti per accendere un polo culturale di qualità. Incriminarla invece per la neve artificiale a Natale (che non è piaciuta neanche a me) lo ritengo in effetti pretestuosa. “Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore” direbbe Francesco De Gregori. La “ragazza” cresce ed è in costante movimento. In ultima analisi, anticipando quelli che sanno sempre tutto e pure qualcosa di più di tutto, non potete collegarla poi ai miei interessi professionali ed organizzativi. In dieci anni, l’unica manifestazione a cui avevo suggerito e dato disponibilità era una festa friendly dog (dedicata ai cani ). Sarei stato un presentatore a titolo gratuito, insieme a Nicoletta Montanari e Rana Stefano Ranucci da me suggeriti. Impegno saltato a causa di un grave incidente stradale che ebbi qualche giorno prima nel giugno 2016.
Ora però Stefania Signorini si propone per la carica di Sindaco e lo ha fatto attraverso alcune liste civiche ma statene certi, non come continuazione del decennio Brandoni. A sostegno di ciò, ho letto con interesse un calibrato articolo ( http://www.anconatoday.it/…/analisi-voto-sindaco-falconara.… ) di un mio collega ed amico Marco Catalani che inquadra e descrive bene i risultati delle liste di sostegno alla Signorini. Stefania si è dotata di una propria squadra, in cui non è fondamentale la presenza di un buon assessore come Matteo Astolfi (a parte quella pista ciclabile davvero forzata). Da scoprire invece le forze giovani che metterà in campo, loro potranno fare la differenza nella città nel bene o nel male. Coraggioso il NO politico alla Lega e il SI, certo non di interesse a quel M5S, che non gli ha fatto mai uno sconto. La fredda matematica al momento sembra suggerire un vantaggio per Luchetti che ha raccolto tutto quello che poteva. Ma attenzione al cuore imprevedibile ma attento del voto cittadino.
Di sicuro assistiamo da una parte ad una strana ammucchiata, stile vecchia politica, per arrivare all’obiettivo finale. Dall’altra ad una coerente determinazione, quasi autolesionista, di difendere la propria autonomia a condurre il governo della città; più disponibile a confrontarsi sulle cose da fare che sulle persone da mettere.
E quindi ancora per una settimana non sapremo se Stefania Signorini verrà considerata una donna in carriera o finalmente il primo Sindaco donna della città. Di sicuro Luchetti se non ce la dovesse fare, aiuterebbe la sinistra (dopo dodici anni) a girare finalmente pagina e a lui rimarrebbe il privilegio di godersi la sua, non disprezzabile, pensione d’oro.
Ai falconaresi l’ardua sentenza e da parte mia, spiego perchè ho scritto tutto questo citando proprio una frase del film Donne in carriera: “A questo mondo non otterrai mai niente se aspetti che gli eventi che desideri ti piovano dal cielo, devi provocarli”.

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