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maggio 2018

Falconara Marittima capitale del qualunquismo ?

in Giornalista e dintorni da

Facciamo un giochino? Quale di queste sei immagini (immortalata pochissimi giorni fa) appartiene a Falconara Marittima? Mi sono sempre illuso di vivere in una cittadina che tutto sommato fosse accogliente. E’ vero con problemi urbanistici e ambientali mai risolti ma, come scrivevo tempo fa, con spazi interessanti per vivere insieme. Sono un assertore da sempre di tutto ciò che rientra nella “civiltà del buon vivere”. Eppure mi accorgo con preoccupazione che Falconara Marittima ha degli indicatori comportamentali sempre più impressionanti che rischiano di farne la capitale dell’assoluto qualunquismo. Da una parte c’è un popolo di cittadini molto capace a criticare e a sentenziare sul prossimo con notevole disinvoltura. Tipica di chi preferisce rompere piuttosto che costruire. La ragione? Forse una scarsa appartenenza al territorio e se una cosa non te la senti realmente tua è facile trattarla male. Una dei responsabili, in virtù del suo ruolo, è sicuramente la macchina dell’amministrazione comunale. Qui c’è il culto del “vietare” con miopi soluzioni che rischiano servire tuttalpiù di accattonare qualche votarello per le prossime elezioni ma non sicuramente per risolvere le reali problematiche. Se ad esempio un legittimo post, pubblicato nella pagina fb “la sai l’ultima su Falconara Marittima?”, sulla necessità di rendere più “friendly” (amichevole) questa città per gli animali con uno spazio dedicato a loro sulla spiaggia e soprattutto al mare provoca oltre 400 commenti, per lo più di offese personali, evidentemente c’e’ qualcosa che non va. Un comune serio ed illuminato dovrebbe adottare soluzioni innovative e di ampio respiro ed al tempo stesso far rispettare le norme e non reprimere con blitz o cartelli idioti tipo quelli apparsi a Falconara Alta. Esiste una comunità di persone perbene che ha inserito nella propria famiglia un animale, una scelta ponderata e non di moda. Gente che rispetta le regole ma esige pure degli spazi e non degli assurdi e demenziali divieti. Esiste poi un problema di maleducazione, le cacche per terra per essere espliciti, puniamo severamente chi se ne frega delle regole ma non rompiamo le scatole all’altro 90% di padroni che seriamente fanno il loro dovere con passione e con amore. Mi riesce difficile spiegare ai miei due quattro zampe che non possono calpestare l’erba e non bagnarsi al mare e devono soltanto stare sull’asfalto. Come me in molti facciamo il nostro dovere e pretendiamo rispetto e spazi adeguati.
Forse a Falconara ci sono state troppe sagre delle ranocchie piuttosto che iniziative dedite a comprendere le esigenze di una città che deve permettere, piuttosto che vietare. Occorrerebbe arieggiare realmente i nostri cervelli e non guardare il dito mentre si tenta di indicare la luna. Volevo essere più maleducato nello scrivere tutto questo ma per ora mi accontento della mia pacata indignazione.

Basta con i pacchi consegnati senza criterio

in Giornalista e dintorni da

OGGI MI ARRABBIO COSI’ E SCRIVO QUANTO SEGUE: all’attenzione del postino o chi per lui. Vorrei legittimamente il mio pacchetto ed invece di lasciare foglietti e ritardare la consegna, contattatemi o lasciatelo a qualche inquilino di questo palazzo. Altrimenti rinunciate a fare questo servizio.
Premesso che protesterò con Amazon.it per aver affidato delle spedizioni a Poste Italiane. Non è possibile che a causa dei loro orari stravaganti, una persona sia costretta ad aspettare che si degnino di consegnare a sorpresa. Gli spedizionieri efficienti o passano ad ore pasti o telefonano per avere istruzioni. Hanno praticamente in ostaggio un mio pacco e invece di mettere quel ridicolo foglietto di giacenza (stile se fumi ti prende un cancro) esclusivamente per tutelare la loro completa inefficienza a ricoprire il ruolo che dovreste svolgere, ovvero la consegna di un pacchetto.  Non voglio giacenze ma consegne!

Cantine Aperte 2018 con i vini di Montecappone a Jesi, i 50 anni dell’azienda Mirizzi

in Mangiare e bere/Vini di Montecappone da

Montecappone, l’apprezzata azienda vinicola di Jesi, si prepara ad affrontare le due giornate di Cantine Aperte con un calendario davvero stellare. Non poteva che non essere così, infatti questa data coincide con il 50° anniversario dell’azienda della famiglia Mirizzi. (qui potete leggere la storia).

Uno spettacolare cartellone di eventi ed incontri che faranno da degna cornice a vini e oli della prestigiosa azienda Montecappone.

SABATO 26 MAGGIO
Il pomeriggio, con interventi dalle 15 alle 19 ci saranno alcuni artisti di strada del circo nazionale ed internazionale Takimiri per la gioia di grandi e piccini. Poi un bellissimo serale con l’allegra nostalgia musicale dei Burro e Salvia, affermatissima formazione jesina da anni il punto di riferimento per gli amanti dello swing italiano. Oltre agli insuperabili vini ed oli della Montecappone ci sarà la possibilità di mangiare grazie alle proposte della Rincrocca di Jesi e della gelateria Ciro & Pio. Ingresso libero per tutti.

DOMENICA 27 MAGGIO
Degustazione guidata di riserva a cura di Francesco Annibali della redazione di Doctor Wine. Dalle 17 alle 18 il divertimento è assicurato con le barzellette di Lando & Dino ne “i Marchisciani”. All’interno ci sarà un intermezzo per uno spazio dedicato alla moda estiva K&S Accessorized con una sfilata moda mare. Dalle 19 alle 21 musica anni 50 dal vivo con Back Beat. Oltre agli insuperabili vini ed oli della Montecappone ci sarà la possibilità di mangiare grazie alle proposte delle aziende Salumi & dintorni di Mirko Polita e il Caseificio Piandelmedico di Giulia Trionfi Honorati. Poi alla gelateria Ciro & Pio la possibilità di rendere ancora più dolce la giornala. Ingresso libero per tutti.

Gianluca Mirizzi e il suo staff sarà presente per spiegare ed incontrare tutto il pubblico desideroso di conoscere tutti i possibili dettagli della Montecappone, un’azienda che rappresenta l’orgoglio del territorio marchigiano.

Info 0731 205 761 (orario negozio)

MONTECAPPONE – VIA COLLE OLIVO, 2 – JESI (uscita Jesi Ovest per chi arriva dalla superstrada 76)

Matthew Lee allo Shada inaugura il venerdì Love is in the Air

in Eventi/Love is in the Air/Shada Civitanova da

Shada, quinta stagione estiva e riparte l’1 giugno il venerdì notte più apprezzato della riviera adriatica con il vincente format “Love is in the air” firmato dalla direzione artistica di Aldo Ascani. Sul palcoscenico ci sarà Matthew Lee, straordinario performer, pianista e cantante che si ispira al mito del rock’n’roll. Definito dai critici un vero talento e fenomeno degli 88 tasti nelle atmosfere anni 50. Ricordiamo che lo scorso anno è stato in tv con Gigi Proietti nella trasmissione in prima serata “Cavalli di Battaglia”, poi con Fiorello, come ospite nell’Edicola Fiore e in seguito pure a “L’anno che verrà” in onda la sera di capodanno su Rai 1.

Nel dopocena la consolle sarà affidata a Fabrizio Breviglieri. Ricordiamo che in occasione della sera inaugurale per il dopocena è previsto l’ingresso gratuito a tutti.

Info e prenotazioni per la cena spettacolo 0733 811 653

SHADA Lungomare Piermanni Sud 10/A Civitanova Marche

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Carlo Latini racconta il suo Senatore Cappelli con lo Chef Paolo Paciaroni

in Carla Latini/Mangiare e bere da

Un invito a Borgo Lanciano non si rifiuta mai. È un luogo magico e ricco di energia vitale positiva. Da quando a dirigere la cucina c’è lo Chef Paolo Paciaroni il viaggio ha un valore doppio.

Borgo Lanciano

Il 3 Maggio ho partecipato ad una cena speciale organizzata per due amici speciali: Carlo e Carla Latini. La coppia che, in tempi non sospetti quando nessuno parlava di grano duro e figuriamoci di grani antichi, riprese a coltivare il grano duro Senatore Cappelli nel lontano 1991. La serata inizia così. Con il benvenuto di David che cura le relazioni esterne del Borgo, con Carla che ci mette in guardia su una possibile commozione di Carlo, con Carlo e la sua storia . Dalla cucina comincia anche Paolo Paciaroni che ci delizia con un primo antipasto, fra creatività e terra: Tacos con erbe di campo con erbette spontanee e melissa, Al Contadin non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere, Peperone candito al miele di Luca Bianchi, guanciale Sa.Di.Fà, alla brace.

antipasti di terra Paolo Paciaroni Borgo Lanciano

Alla fine degli anni ’80 Carlo Latini conosce Cesare Maliani, genetista agronomo di Recanati, figlio dell’allievo prediletto e maggior divulgatore dell’opera di Strampelli, padre della moderna cerealicoltura mondiale e selezionatore dell’ormai famosissimo Senatore Cappelli. Si arrossano gli occhi e trema un po’ la voce al nostro amico Latini quando ci fa vedere con le sue parole la prima raccolta che risale al 1992 e ci descrive il sapore di questo che, a ragione, possiamo definire un vero recupero storico. Un sapore immutato nel tempo che troviamo subito nei pani fatti a mano dallo staff di Paciaroni. 100% semola di grano duro Cappelli che rendono ancora più gradevole il secondo antipasto: Terrina di Fagianella con verdure primaverili tartufo, crema di albicocche, piselli e lime.

antipasti di Paolo Paciaroni Borgo Lanciano

Apro una parentesi che dedico ai vini della Fattoria Colmone protagonisti anche loro della serata. Il Bianco del Moro che accompagna gli antipasti è un Sangiovese vinificato in bianco. Molto interessante. Ma torniamo a Carlo. Un primo raccolto di Senatore Cappelli poteva essere pastificato solo applicando il metodo classico artiginale, trafile di bronzo ed essiccazione lenta a bassa temperatura. Per rispettare completamente tutte le caratteristiche organolettiche del primo grano italiano iscritto all’Ente Nazionale Sementi Elette nel 1915. Il grano della Battaglia del Grano che si legge sui libri di storia. Che sapore ha la storia? Sa di pane cotto a legna, di mandorla tostata, di paglia profumata. A questo punto interviene Paciaroni. Lo fa con il primo dei primi di Cappelli che stupisce perché sembra una carbonara ma non lo è: Chitarra Semola Cappelli con pomodoro verde, finocchietto selvatico e lonza.

Chitarra Semola Cappelli con pomodoro verde, finocchietto selvatico e lonza Paolo Paciaroni Borgo Lanciano

Ma quanto è diventato bravo Paolo? L’idea dell’uovo è data dall’acqua del pomodoro verde che lui prepara all’inglese. Un giorno ci faremo spiegare come si fa. Il sapore della pasta descritto da Carlo è lì. E cresce con il secondo dei primi: Spaghetti Senatore Cappelli Semi Integrali alla puttanesca. Bocconi robusti e intensi. L’esaltazione del Cappelli. Cresciamo anche con i vini e passiamo a Re Piero, vino rosso Marche IGT che vola nella compagnia aerea degli Emirati Arabi.

Spaghetti Senatore Cappelli Semi Integrali alla puttanesca Paolo Paciaroni Borgo Lanciano

Dal 1992 ad oggi, ogni anno eccetto alcune annate poco produttive (“Il Cappelli è alto quasi un metro e 80 centimetri, ha una spiga molto grande e pesante. Se si raccolgono 25/30 ql per ettaro è un successo.” Sottolinea Latini e aggiunge: “Se realmente in tutti i prodotti attualmente sul mercato che riportano la dicitura Senatore Cappelli in etichetta ci fosse il vero seme certificato la ditta sementiera dedicata avrebbe quintuplicato il fatturato.”) i Latini hanno proposto al mondo questa che Carla ha chiamato ‘pastificazione in purezza’. Visionari e pionieri apprezzati prima all’estero e poi in Italia. Parole forti e sicure come il piatto forte inventato da Paciaroni. Sembra quasi che il ritmo della serata sia stato concordato fra parole e cucina. Ma credo sia impossibile. Carlo, che conosco bene, parla a braccio. Ma Paolo lo segue e accompagna con intuizione affettuosa.  Il invita i commensali a giocare con il gelato e l’agnello. Abbinamento assolutamente riuscito e buonissimo. Da ripetere. Con il Cosciotto beviamo Ciacco da Colmone DOC, un blend Montepulciano/Sangiovese. Come per il gelato di alici, abbinamento perfetto.

Cosciotto d’Agnello dei Sibillini, sfoglia di mela e pane, gelato all’alici, scarola e lime Paolo Paciaroni Borgo Lanciano

Al tavolo con noi c’è l’amica giornalista Agnese Testadiferro del Corriere Adriatico. Piacevole e intelligente compagnia.

Agnese Testadiferro Paolo Paciaroni Carla Latini Borgo Lanciano

Un applauso forte accoglie Paciaroni e la sua brigata. Siete stati tutti straordinari.

Lo staff della serata di Borgo Lanciano

Chiedo venia perché non ho fatto in tempo a fotografare il dolce… me lo sono mangiato subito!

Kruger Agostinelli Borgo Lanciano

 

 

 

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