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Falconara Marittima capitale del qualunquismo ?

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Facciamo un giochino? Quale di queste sei immagini (immortalata pochissimi giorni fa) appartiene a Falconara Marittima? Mi sono sempre illuso di vivere in una cittadina che tutto sommato fosse accogliente. E’ vero con problemi urbanistici e ambientali mai risolti ma, come scrivevo tempo fa, con spazi interessanti per vivere insieme. Sono un assertore da sempre di tutto ciò che rientra nella “civiltà del buon vivere”. Eppure mi accorgo con preoccupazione che Falconara Marittima ha degli indicatori comportamentali sempre più impressionanti che rischiano di farne la capitale dell’assoluto qualunquismo. Da una parte c’è un popolo di cittadini molto capace a criticare e a sentenziare sul prossimo con notevole disinvoltura. Tipica di chi preferisce rompere piuttosto che costruire. La ragione? Forse una scarsa appartenenza al territorio e se una cosa non te la senti realmente tua è facile trattarla male. Una dei responsabili, in virtù del suo ruolo, è sicuramente la macchina dell’amministrazione comunale. Qui c’è il culto del “vietare” con miopi soluzioni che rischiano servire tuttalpiù di accattonare qualche votarello per le prossime elezioni ma non sicuramente per risolvere le reali problematiche. Se ad esempio un legittimo post, pubblicato nella pagina fb “la sai l’ultima su Falconara Marittima?”, sulla necessità di rendere più “friendly” (amichevole) questa città per gli animali con uno spazio dedicato a loro sulla spiaggia e soprattutto al mare provoca oltre 400 commenti, per lo più di offese personali, evidentemente c’e’ qualcosa che non va. Un comune serio ed illuminato dovrebbe adottare soluzioni innovative e di ampio respiro ed al tempo stesso far rispettare le norme e non reprimere con blitz o cartelli idioti tipo quelli apparsi a Falconara Alta. Esiste una comunità di persone perbene che ha inserito nella propria famiglia un animale, una scelta ponderata e non di moda. Gente che rispetta le regole ma esige pure degli spazi e non degli assurdi e demenziali divieti. Esiste poi un problema di maleducazione, le cacche per terra per essere espliciti, puniamo severamente chi se ne frega delle regole ma non rompiamo le scatole all’altro 90% di padroni che seriamente fanno il loro dovere con passione e con amore. Mi riesce difficile spiegare ai miei due quattro zampe che non possono calpestare l’erba e non bagnarsi al mare e devono soltanto stare sull’asfalto. Come me in molti facciamo il nostro dovere e pretendiamo rispetto e spazi adeguati.
Forse a Falconara ci sono state troppe sagre delle ranocchie piuttosto che iniziative dedite a comprendere le esigenze di una città che deve permettere, piuttosto che vietare. Occorrerebbe arieggiare realmente i nostri cervelli e non guardare il dito mentre si tenta di indicare la luna. Volevo essere più maleducato nello scrivere tutto questo ma per ora mi accontento della mia pacata indignazione.

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