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Mauro Mario Mariani

Oggi cucino io, ospiti a sorpresa per la festa di fine corso da Sandwich Time

in Mangiare e bere da

Sono le coincidenze che la vita per fortuna ci regala. Potevo immaginare che i miei amici di Sandwich Time, Andrea De Carolis e Marco Paniccià, fossero dei fans del dottor Mauro Mario Mariani? Potevo immaginare che la mia amica Ilde Soliani, il naso più ispirato che conosca, volesse conoscere il dottore?

Oggi cucino io Mariani e IldeLo ammetto. Vi ho fatto venire il mal di testa. Vado per ordine. Mercoledì 6 aprile ad Osimo al teatro la Nuova Fenice c’è stata la presentazione-spettacolo del Tao dell’alimentazione di Mauro Mario Mariani, già celebrato da me QUI. Il giorno stesso c’è stata la festa di fine corso di “Oggi cucino io” di Sandwich Time (ve l’ho già raccontato QUI). Sempre mercoledì 6, nel pomeriggio, alla stazione di Ancona arriva Ilde Soliani (sapete già chi è). Voglio stare con tutti, vedere lo spettacolo di Mariani, mangiare e festeggiare da Sandwich Time. Mi si stavano intrecciando le idee quando, qualche giorno prima, lo stesso Andrea mi risolve il problema. <<Vi aspettiamo dopo lo spettacolo>>. Ed io: <<Ma faremo molto tardi>>. <<Noi vi aspettiamo>>, mi risponde Andrea. Apprezzo commossa la soluzione di Andrea De Carolis (i cuochi, si sa, sono abituati a cucinare a qualsiasi ora) e la inoltro ai miei amici, che accettano felici. Più che un dopo teatro è stato quasi un “prima dell’alba”. Ma il piacere di stare insieme e conoscersi reciprocamente ha superato la barriera della stanchezza.

Oggi cucino io MarianiMariani ha rilasciato interviste personali e raccontato aneddoti. Noto con piacere che il menu, già preparato per la festa di fine “Oggi cucino io”, è come Mariani comanda. Fresco, locale e stagionale. Piatti semplici, profumati e molto ben fatti. Gradiamo molto la misticanza nel cestino di pasta fillo. Ilde, che di solito non rinuncia alla sua fama di Miss Tranchand, apprezza gli gnocchetti di patate dei Sibillini con ragù bianco e punte di asparagi e il vino fermo, bianco delle Cantine Fontezoppa. Il libro di Mariani, come era logico che fosse, ha dato un tocco di in più alla serata. Uno scambio di omaggi reciproci. E i libri? Dove sono i libri? Così dopo aver firmato centinaio di autografi ad Osimo, Mariani ricomincia a fare dediche. Le sue non sono firme, ma “brevi capitoli” (lo dice il suo editore, non io). Mariani ama conoscere le persone che vogliono leggere il suo libro. Fa così con tutti i suoi pazienti. Perché la migliore medicina è l’amore. Lo dice sempre Andrea De Carolis ai suoi ragazzi e ai suoi allievi: cucinando con amore si è già a metà dell’opera. La tecnica viene piano piano. Prima ci vuole passione. Sono le tre di mattina e siamo ancora lì a parlare e a mangiare un dessert di yogurt. Voglio essere presente alla nuova puntata del prossimo “Oggi cucino io”. Magari con Mariani e Ilde… chissà!

Sandwich Time è a Civitanova Marche in via Einaudi 214, tel 0733 816623. Per la cena è meglio telefonare. Per “durante il giorno” va bene a qualsiasi ora.

Carla Latini

Il Tao dell’alimentazione: nel libro di Mauro Mario Mariani le regole per mangiare sano

in Libri da

Mauro Mario Mariani è un carissimo amico mio e di tutta la mia famiglia. In tempi non sospetti avevo già capito quanto fosse trascinante e convincente il suo modo di essere, come dice lui, “mangiologo”. Fan di Renato Zero fino in fondo all’anima, dj per passione (che non ha mai perso), è colto, sempre sul pezzo, coraggioso, affettuoso dal profondo. Lo scorso venerdì ad Ascoli ha presentato il Tao dell’alimentazione, il suo primo libro. Un libro che poggia fondamenta solide su 3 M che sono il filo conduttore del suo pensiero: Mangiare Meglio e Mediterraneo per Mantenere la Massa Magra in forma e, soprattutto in salute. La salute, quella nostra ormai di adulti ma, soprattutto, quella dei nostri figli e dei figli a venire, è la mission che Mario ha dato alla sua vita. Tutte le sue attività, i suoi congressi, convegni, le presenze televisive costanti su Rai1, hanno un unico preciso scopo: aiutarci a comprendere quali sono i cibi che appesantiscono il nostro corpo e sono nocivi alla nostra salute, indicandoci, invece, quali cibi dobbiamo mangiare per volerci bene e per cominciare a fare una vita salutare e, perché no, anche salutista.

Mariani, emozionato, ha aperto la presentazione con queste parole: <<Quello che avete in mano non è soltanto un libro su cosa si deve e su cosa non si deve mangiare, è qualcosa di più: è il racconto della mia vita>>. Inizia proprio così il Tao dell’alimentazione, il libro d’esordio del dottor Mauro Mario Mariani, ideatore del Metodo 3 M. Un libro frutto di 25 anni di studi e ricerche, di esperienze cliniche e di emozioni. Emozioni che ha provato a trasferire su carta, pagina per pagina, raccontando i passaggi della sua vita che hanno caratterizzato la sua storia non solo di medico. Il libro inizia con il capitolo autobiografico “Questo sono io” dove viene spiegato perché un giovane dee jay si iscrive alla facoltà di medicina, perché un medico si occupa d’inquinamento e perché un angiologo diventa “mangiologo”. Nel resto delle 360 pagine si vuole donare al lettore consapevolezza, parola che evoca nella sua etimologia due termini: “cum” e “sapere”. Il riferimento al “cum” è inteso come un insieme, una relazione, una socialità, senza la quale la conoscenza profonda, il “sapere”, non può avvenire. Tutto porta inevitabilmente ad una scelta: scelgo ciò che mangio, scelgo ciò che fare. Ecco come nasce il Tao, dove il cibo non assume mai alcuna sfumatura di grigio, ma è o bianco o nero, fa bene o fa male, ti difende o ti nuoce. L’equilibrio nel Tao consiste nell’acquisire un metodo, che non sia moda o situazione contingente. Un metodo che ci porti a contrastare e gestire un quotidiano carico di troppi stressogeni. Non c’è nessuna pretesa filosofica orientale nel Tao dell’alimentazione e nessun riferimento al simbolismo cinese dello “yin e yang”. Nel libro non c’è mai complementarietà, i due principi opposti qui non possono convivere, se lo facessero subiremmo sintomi e andremmo alla lunga a rompere un equilibrio. L’obiettivo è di guadagnare più Tao Bianco possibile. Il Tao Nero è il nostro “body burden”, ovvero la zavorra corporea, che quotidianamente carichiamo di sostanze tossiche: è come se avessimo un rubinetto che perde una goccia al giorno in un vaso, lentamente e inesorabilmente si riempie sino a che questo non trabocca e si iniziano a manifestare sintomi che inevitabilmente si trasformano poi in malattia. Il Tao Bianco è la difesa verso il Tao Nero. È educazione, consapevolezza, scelta, metodo. L’educazione parte nell’insegnare le giuste scelte con consapevolezza per arrivare all’applicazione di un nuovo Metodo, il ritorno alla dieta Mediterranea: Mangia meglio Mediterraneo! Ed ecco ancora le 3 M. Auguro a Mauro Mario Mariani, da tutta la Redazione di Tyche, un caldo Natale in famiglie e lo ringrazio per esserci. Con lui accanto, durante tutti questi anni, ho imparato e capito tante cose che poi, in fondo, sono semplici cose, lontane da mode e tendenze di breve durata. Con lui ho imparato, senza fatica, una disciplina alimentare che mi fa star bene. Ma il vero segreto, che Mario svela alla fine, è sorridere, sorridere sempre… Per saperne di più il Tao dell’alimentazione è in tutte le librerie e anche online, per Capponi Editore. È fresco anche lui di pubblicazione il nuovo sito di Mariani che si chiama “il mangiologo”.

Carla Latini

Il dottor Mariani e i pericoli dell’olio di palma: “Puntiamo sull’olio evo italiano”

in Senza categoria da

Il dottor Mauro Mario Mariani è un medico, mio amico da diversi anni, che si definisce “mangiologo”. In realtà è un angiologo votato anima e cuore al concetto che per essere in salute occorre nutrirsi in modo sano, con prodotti locali freschi e stagionali.

Gli voglio chiedere cosa ne pensa di un argomento di stretta attualità: l’olio di palma.

<<Premetto che sulla produzione di olio di palma c’è stato negli ultimi trent’anni quello che io definisco un “olocausto ecologico” – esordisce il dottor Mariani -: abbiamo assistito ad una pesante deforestazione in Indonesia e Malesia a favore delle nuove industrie a cielo aperto dell’olio di palma. Le multinazionali in continua richiesta di questo “nuovo grasso”, per timore di non avere più frutti dai quali estrarre l’olio nelle zone dove queste avevano il loro habitat naturale, hanno invaso altri territori abbattendo le piante presenti a favore di nuove piantagioni di palme. Laddove le palme non c’erano sono state messe a dimora, con danno enorme all’ecosistema, agli animali e alla terra. Il problema per la nostra salute sopraggiunge quando l’olio di palma contenuto nei cibi industriali viene lavorato e raffinato diventando ossidato, andando così ad innescare nel nostro organismo processi di aterosclerosi: il primo passo verso infarto e ictus. Purtroppo allo stato attuale l’olio di palma è ingrediente fondamentale per moltissimi prodotti industriali, specialmente quelli che diamo ai nostri figli>>.

Per questo motivi tu, nelle tue trascinanti lezioni, esorti a non mangiare industriale.

<<C’è un allarme. Mai come ora sotto i 30 anni ci sono tante nuove malattie e non solo metaboliche. La correlazione con il “cibo cattivo” è spesso evidente e diretta. Non so se riusciremo a salvare i nostri figli da quanto è stato fatto sinora, ma almeno proviamo a salvare i nostri nipoti. Ci vuole così poco per mangiare salutare. Non vi chiedo di essere salutisti, ma salutari sì>>.

Torniamo all’olio di palma. Raffinato fa molto male e siamo tutti d’accordo. Ma si sta creando confusione. Cos’è ora questa storia della spremitura a freddo?

<<È vero, si stanno mescolando le carte. L’industria usa solo oli raffinati ad alte temperature. L’olio di palma spremuto a freddo è un grasso buono, insaturo. E’ il cosiddetto “red palm oil”. A freddo contiene betacarotene, licopene e tanti altri preziosi antiossidanti che proteggono dalle malattie. Il problema è che questo tipo di olio non arriva mai sulle nostre tavole perché, ribadisco, le industrie lo scaldano ad alta temperatura per i loro processi produttivi, diventando così saturo per un processo che lo porta ad ossidazione. L’olio di palma naturale perde addirittura il caratteristico colore rosso quando viene scaldato>>.

Recentemente stiamo assistendo ad una campagna a favore dell’olio di palma. Ma il nostro olio di oliva che fine fa?

<<Voglio gridare ai produttori di olio evo italiano di svegliarsi! Devono ergersi a difensori della dieta mediterranea sostenuta proprio dall’olio evo. Oggi si consuma meno olio di oliva evo nel nostro paese non solo per colpa della crisi economica ma per un’incultura alimentare che stiamo subendo>>.

Cosa possono fare?

<<Bisogna fare squadra, educando i nostri ragazzi ai giusti gusti e tradizioni. Facendo cultura. D’accordo nel difendersi dall’olio evo industriale, una grande battaglia etica, ma non basta. Occorre iniziare quella contro l’olio di palma, che è già vinta ancor prima d’iniziare. Basta comunicare tutti i pregi salutistici dell’olio evo. Quello di palma accanto a lui scompare, figuriamoci quando poi parliamo di quello lavorato e raffinato industrialmente>>.

Il dottor Mariani sta per sbarcare su Tyche con una rubrica a te dedicata…

<<Sono grato all’editore di Tyche per questa opportunità. Sarà un altro importante palcoscenico dal quale non smetterò mai di “comunicare salute”, raccomandando di mangiare prodotti freschi, magari coltivati e raccolti da noi stessi, e pesce pescato dal nostro mare. Ricordi vero qual è il mio piatto preferito? Le puntarelle con le alici…>>.

Carla Latini

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