Tag archive

satira

Lezione di satira dall’irriverente Giorgio Montanini

in Cultura da

Giorgio Montanini viene definito “rappresentante della stand up comedy in Italia”, eppure basterebbe il termine italiano “irriverente”. La sua energia provocatrice fa mantenere alta l’attenzione del suo ascoltatore. La prima volta che lo captai in tv, proprio quella televisione a cui dall’inizio del duemila ho dato un ruolo minimale di oggetto di arredamento, mi catturò senza pietà. Sono andato a cercare chi fosse su Internet, per non perderlo di vista. Un’attenzione che ebbi per il sempre amato Blob di Giusti e Ghezzi. Oppure il mio essere fans di Piero Chiambretti, non sempre godibilissimo, ma ancora un ottimo animale televisivo. E chi altro aggiungere? Beh diverse cose, non tutte, della Gialappa’s.

In effetti, soprattutto in tv, la noia batte sempre la curiosità. Tu stesso ti sei soffermato attraverso una riflessione su Zelig, con una simile conclusione. E’ in crisi secondo te il mondo dello spettacolo o piuttosto è il monopolio della tv ad esserlo, a causa di produttori che tengono sotto scacco la maggior parte dei programmi?

<<Purtroppo il problema è molto più grave a mio parere, non è una questione di produttori…quelli sono la conseguenza, non la causa. Questo paese ha subito nel momento più delicato e vitale della sua breve esistenza, un imbarbarimento culturale che l’ha riportato a prima degli anni 50. Tutto inizia alla fine degli anni ’70 con il berlusconismo, che non è stato solo un “Berlusconi pensiero” ma un vero e proprio atteggiamento barbaro, cafone e mediocre dell’italiano medio. Le conseguenze, purtroppo, si sono abbattute anche e soprattutto sulla cultura. Siamo passati da Sergio Leone e Fellini a Moccia; da Troisi e Benigni a Brignano e Siani. A dicembre nei primi anni ’80 usciva al cinema “Non ci resta che piangere” adesso le parodie banalotte di Checco Zalone. Però credo che la storia sia ciclica, abbiamo toccato il fondo ma forse stiamo cominciando a risalire>>.

Parlavamo con il tuo collega Macchini di come le Marche sia diventata una regione che riesce ad esprimersi meglio con la comicità che con la musica. Insomma sono davvero comici i marchigiani oppure il nostro tipo di vita aiuta molto, per contrasto, ad essere ironici?

<<Piero Massimo non è propriamente un mio collega. Nel senso che facciamo due mestieri molto diversi: io sono un monologhista puro, lui è più un performer. I marchigiani sono comici? Non credo proprio. Sono l’unico comico marchigiano che ha superato i confini regionali e si sta affermando a livello nazionale. Neri Marcorè non porta la sua marchigianità e non è nemmeno un comico puro. E’ più un attore. Le Marche sono refrattarie al concetto di arte, almeno quella che viene dalla propria terra. Se sei romano, milanese o toscano le Marche ti accettano come attore, ma se sei marchigiano devi fatiga‘. Abbiamo un grosso complesso di inferiorità. I pochissimi comici marchigiani che conosco hanno tutti scelto una forte identificazione territoriale, imitano personaggi del territorio, ma questo li ha solo facilitati all’inizio, poi li ha ingabbiati in un provincialismo da quale è difficile uscire. La musica invece la fanno tutti, sfido qualcuno a non avere nemmeno un amico che suona in una cover band>>.

Mettendoti nei panni di uno spettatore, chi ci consigli in Italia come interpreti, non importa se del teatro, cinema o tv.

<<Come comici, consiglio i miei colleghi di “Satiriasi” e il genio di Corrado Guzzanti. Su cinema, tv e teatro, al di fuori della comicità, non mi esprimo. Rischierei di fare le figuracce da ignoranti come quelle che fa spesso il pubblico non conoscendo l’argomento di cui parla>>.

Istruzioni per assistere ad un tuo spettacolo: è sufficiente ascoltare o è necessario la complicità?

<<Ascoltare con attenzione è un atto di complicità. Se invece ti riferisci anche all’empatia, sicuramente sì. Sono un comico, faccio ridere, non sono un filosofo. Non si può prescindere dall’empatia e dal rapporto che si crea col pubblico, anche di contrapposizione come capita a volte, ma è la vittoria della satira in quel caso è non lasciare nessuno come lo si è trovato prima dello spettacolo>>.

Del tuo essere marchigiano cosa vorresti proteggere e cosa buttare?

<<Ti rispondo parafrasando un monologo di Danny DeVito in The Big Kahuna “Vivi a Roma per un po’, ma mollala prima che ti indurisca. Vivi nelle Marche per un po’, ma mollale prima che ti rammolliscano”. Le Marche sono una regione speciale, forse tra le più belle in assoluto e con una qualità della vita tra le migliori del mondo. Purtroppo soffrono di un provincialismo esasperato del quale risentono anche gli artisti che si radicano sul territorio. Nelle Marche ti crei il tuo circoletto, non esci più di casa e non ti confronti più con nessuno. Muori e non te ne rendi nemmeno conto. Roma invece ti aggredisce, alla fine la odi e scappi via. Le Marche ti fregano, sono come il monossido di carbonio. Le Marche sono la regione più bella, le amo infinitamente ed è qui che voglio vivere. Ma ringrazio il mio lavoro che mi porta per il 70% del tempo fuori regione e a confrontarmi con realtà un po’ più complesse>>.

Ogni mese scegliamo un termine su cui filosofeggiare a Tyche. Questa volta tocca a ARDORE: cosa ti fa venire in mente?

<< Per un attimo ho riguardato il nome della persona che mi intervista per verificare che non fosse Marzullo. Sono un passionale, se non avessi un fuoco dentro non potrei mai fare un lavoro così straordinariamente bello come questo, ma al tempo stesso micidiale e assassino. Per quanto mi riguarda, l’ardore e l’amore che inoculo quotidianamente nel mio mestiere, sono il vaccino a tutti i virus con i quali questa vita cerca di infettarti. Se non bruciassi dentro, forse sarei già morto pure fuori. Solitamente in questo modo però, si campa anche meno. Quindi sbrigatevi a venirmi a vedere>>.

La mia impressione? Mi spaccio telefonicamente per Nanni Moretti, a causa delle mia voce e mi ritrovo ad essere un mezzo Marzullo. Vuoi vedere che questo Montanini oltre ad essere un gagliardo mattatore è pure un mago?

Kruger Agostinelli

Martedì 14 Montanini sarà ospite de La Punta della Lingua a Portonovo. Più info qui.

 

Le vignette di Roberto Mangosi su Tyche Magazine

in Cultura da

Gli amanti della spiaggia e del mare devono adeguarsi alle imprevedibili situazioni meteo. Pronto come al solito il vignettista Roberto Mangosi fotografa con un suo divertente disegno, una delle situazioni avverse. Certo è presto per capire se quest’estate 2015 sarà da passare sotto l’ombrellone o l’ombrello, ma una cosa è certa: anche con il sole  a catinelle bisogna sempre stare attenti alle possibili… onde anomale!

roberto mangosi costume da bagnoDella serie “Voglio andare al mare”, sembra finalmente che il sole stia dando il giusto spettacolo spettacolo. Boom di presenze nelle località balneari marchigiane e non. Ci viene in soccorso il buon Roberto Mangosi che con un’appropriata vignetta, concessaci gentilmente, ci mette del buonumore ed augura a tutti i lettori di Tyche Magazine una buona abbronzatura. Fra i nostri recenti articoli ce n’è uno di Valentina Castelli riguardante proprio l’argomento costumi donna ed in cantiere ne arriverà prestissimo uno maschile che intanto Mangosi prova ad anticipare…

Roberto Mangosi In Vino VeritasChe umorismo e vino siano degli ottimi complici non ci sono dubbi. Al punto che Roberto Mangosi nel 2000 è arrivato primo al Concorso Nazionale di Umorismo e Grafica “In Vino Veritas” di Siena. Ci fa pubblicare questa sua vignetta in occasione delle Cantine Aperte 2015, una manifestazione per appassionati e non, che si svolgerà sabato 30 e domenica 31 maggio. Ben 730 aziende in tutta italia inviteranno gli appassionati ad assaggiare i loro vini migliori. QUI per saperne di più.

17920 OMG Monday 3 Ks1000

Lunedì vade retro! Si rifà al versetto biblico secondo la traduzione latina. Insomma uno dei possibili modi con cui esorcizzare l’arrivo implacabile del lunedì. La vignetta, concessa ed autorizzata ufficialmente da Roberto Mangosi è della sua produzione 2015 per Ohmygoodness. A proposito Roberto ci ricorda che OMG si pronuncia “ohmaigudness”, non “ohmaigadness” perchè quello vuol dire un’altra cosa e chi sa l’inglese non comprende bene.

KAMA 02 X01 - Sheep Pos Ks1300 riadattatoEcco un’irriverente vignetta di un Roberto Mangosi d’annata, è del 1996. Un enorme successo internazionale grazie al portale ohmygoodness, sito di cartoline elettroniche. Stiamo parlando di “Crazy Kamasutra” e dire che erano dei vecchi disegnini goliardici di quando era malapena maggiorenne.  Vignette che sono uscite in un libro edito in Portogallo. A breve sarà edito un Crazy Kamasutra del terzo millenio, più moderno e high tech, insomma famolo strano fra selfie e tecnologia avanzata. Siamo felici di poter pubblicare una delle sue opere che ci ha gentilmente concesso. E la promessa di avere un’anticipazione dei suoi prossimi disegni.

vignetta tyche 2Roberto Mangosi ha accettato spontaneamente, e da buon amico delle nuove idee stimolanti, di collaborare periodicamente con Tyche Magazine. Non solo, c’è pure la promessa di venire una volta in redazione e disegnare in diretta streaming. Un onore avere a disposizione una matita così importante: Mangosi infatti è sicuramente fra i disegnatori satirici più popolare italiani, con una discreta ed autorevole notorietà anche internazionale. Uno stile jacovittiano capace di procurare un intelligente buonumore sia su temi di attualità che di costume. Del resto la vignetta è uno degli ingredienti maggiormente funzionali al diritto di satira. Spesso irriverente e provocatoria, colpisce il segno, senza mezzi termini. Potente e dissacratoria, riesce a semplificare il bisogno di ribellarsi ai luoghi comuni e alle ingiustizie quotidiane. Fra le sue collaborazioni attuali e passate figurano Huffington Post, Playboy, Il Male, La Settimana Enigmistica, Linus, Domenica Quiz, Gente Enigmistica, Il Giornale d’Italia, PM e Calcio Illustrato. E’ stato Art director e principale vignettista del sito umoristico Internet www.ohmygoodness.com, terzo spazio web al mondo in materia di cartoline virtuali fino al 2002, con oltre tre milioni di accessi mensili. Per la cronaca, il suo “Crazy Kamasutra”, oltre ad essere stato pubblicato in diversi paesi, è stata una delle opere più diffuse sul web. Vanto personalmente di averlo avuto in coppia con me e Pino Scaccia nel “filo diretto” sulla newletter “Kruger MailJockey” in diversi importanti periodi. Carriera, premi (fra cui la Biennale internazionale dell’Umorismo nell’arte di Tolentino) e lista di musei in cui sono esposte le sue opere sono consultabili sul suo sito www.robertomangosi.com . Benvenuto con noi Roberto.

Kruger Agostinelli

 

Go to Top