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Magritte

Un’H incoronata al piede: sandali d’autore Made in Marche per Ilde Soliani

in Moda da

Ricordate la mia amica Ilde Soliani e il suo video realizzato per il progetto SensHilde con Mauro Uliassi? Ne ho scritto abbondantemente su queste pagine diversi mesi fa (Lo ritrovate QUI). Le Marche sono per Ilde non una terra di passaggio ma rappresentano luoghi dove fermarsi, incontrare e progettare, bere e mangiare bene.

showroom pignatelliCi sono delle coincidenze e dei segni che non possono essere trascurati. Che diventano segnali precisi lungo un percorso. Nel progetto Senshilde c’è un visual stylist che si chiama Rosario Costantino. Rosario conosce Claudio Postacchini e lo presenta a Ilde. Un colpo di fulmine che va oltre il professionale. Che non fa parte della sfera sentimentale. Claudio Postacchini, per chi conosce il mondo delle scarpe delle “Marche sporche”, ha fondato nel 1996 Officine e Modelli srl con Luca Sabbioni e Massimiliano Caporali. Un gioiello di azienda. Una fucina creativa e di grandissima classe nel mondo delle calzature di alta moda. Officine Modelli produce anche per la Carlo Pignatelli spa per la quale disegna e commercializza scarpe classiche, sportive e per cerimonia, accessori e album fotografici di elevato standing. I due, complici me e la piadineria Magritte a Loreto (vi ho già raccontato di Matteo e Michele Fusillo QUI) si sono incontrati qui. Fra una piadina e l’altra, un club sandwich e bicchieri di verdicchio “lauretano”, lievita, come la pasta della piadina di Matteo, il progetto di Claudio per Ilde. Poi saliamo in macchina e la nostra strada ci porta verso Officine e Modelli a Sant’Elpidio a Mare. Mentre Ilde e Claudio ragionano sui pellami e su dove andrà messa la fibbia con la H di SensHilde e la corona, io passeggio per lo showroom come una bimba nel paese dei balocchi. Adoro queste Marche! Oltre alle scarpe Claudio e company producono per Pignatelli anche una linea da donna che si chiama Jolie. Sandali incastonati dentro gioielli. Ed una linea giovane che si chiama iShu+. Dedicata a chi fa una vita dinamica e cosmopolita. Scarpe a prova di tutto. Che alla sera puoi mettere tranquillamente con lo smoking o con un abito lungo per sentirti come Jessica Sarah Parker in Sex in the City. Le mie mani si fermano ad accarezzare degli album fotografici lavorati uno per uno a mano dai nostri pazienti artigiani marchigiani che si raccontano così: sia la carta interna che le veline che l’esterno sono nati per proteggere e conservare i nostri ricordi più belli… Intanto Ilde e Claudio hanno finito. O quasi. È un grande privilegio per noi che Ilde, Miss Tranchant, abbia scelto Claudio per inventare i suoi sandali “magici” con l’H incoronata. Ilde ritornerà a breve e saranno altri i nostri percorsi marchigiani. Non mancherò di raccontarveli perché è bello scoprire, in viaggio con Ilde, la nostra splendida terra.

Per dovere di cronaca e perché Claudio e i suoi soci meritano lodi assolutamente meritate, le Officine Modelli srl vantano 15 showroom monomarcha e 550 boutique di alta moda nelle principali città di ogni parte del mondo. E scusate se è poco!

Carla Latini 

Magritte a Loreto: le piadine che meritano un “pellegrinaggio”

in Senza categoria da

Loreto sta diventando, sempre di più, un polo di cultura gastronomica di grande livello. Prima di una cena da Errico e Ramona al Ristorante Andreina, è obbligatoria una “pausa pranzo senza eguali” da Magritte. Ma perché Magritte?

matteo fusilloMatteo Fusillo, il patron insieme al giovane Michele, mi risponde diretto: <<Perché amo Magritte>>. Capisco al volo il personaggio e mi piace molto. Schietto, simpatico e soprattutto sincero. Un Francesco Pannofino bello e magro (non me ne voglia Francesco!), con gli stessi occhi interroganti e indaganti. Ridenti anche quando si “scontra amichevolmente” con qualche cliente. Che poi ritorna. Perché è anche bello farsi strapazzare un po’. Magritte a Loreto apre 8 anni fa. Matteo, reduce da un incidente di percorso lavorativo (chi non ne ha avuti vuol dire che non sa nulla della vita), riceve la proposta di prendere in gestione questo piccolo locale che sta proprio sotto porta Romana, a condizione di non fare pizza e panini perché c’è una pizzeria poco più in là. Lui da buon milanese ama i panini e non le piadine. Che fare? Abbandonare l’idea mai! Matteo ha troppa voglia di riscatto. Deve dimostrare a sé stesso e alla sua bella famiglia che è tornato in gara. E vuole vincere. Per prima cosa lavora sull’impasto. Proprio quello che a lui non piace della piadina tradizionale. Ci mette il lievito e sogna le michette della sua Milano. Sogna anche i sapori dei primi panini d’autore che sono nati proprio nella città meneghina. Abbinamenti azzardati, provocanti e, nell’insieme, di grande armonia. Quando Matteo è soddisfatto dell’impasto e raggiunge la sua idea di piadina artigianale (è più mordida, spessa e gaudente) nasce la piadina che si chiama come il locale, Magritte. Che lo riporta nella sua città, nella sua paninoteca preferita. La farcia di Magritte è composta da patè de foie gras, cotto affumicato, brie, insalata e salsa piccante. piadina magritte L’ho assaggiata e merita il “pellegrinaggio”. Così come ho assaggiato la Martina, la preferita di questo momento, che sembra un’amatriciana rivisitata con scalogno caramellato, bacon croccante, pecorino giovane e pomodoro. E’ Michele la mente che inventa le farce. E ce ne sono più di 13. Ovvio, accanto alle azzardate, provocanti e di grande armonia, ci sono le classiche con prosciutto crudo, squacquerone e rucola, mozzarella pomodoro e insalata; ci sono le regionali, fra tutte, visto che siamo su Tyche, vi consiglio quella con il ciauscolo di Brocani, un grande macellaio che a breve sarà su questi schermi, erbette saltate e pecorino giovane. E se volete dare un tocco internazionale alla vostra sosta gastronomica lauretana ordinate i club sandwich: ingredienti di grande qualità (io non amo il tacchino ma questo è buonissimo!) presentazione divertente su un piccolo bancale, stile magazzino dei corrieri espressi e perfetti da portar via. Perché un’altra peculiarità di Magritte è l’asporto. Una telefonata a Matteo o a Michele ed ecco pronte le vostre piadine da mangiare a casa o in ufficio. Buone anche fredde (lo scrivo perché le ho provate), perfette riscaldate da ambo i lati su una padella antiaderente incandescente. C’è anche un’ampia scelta di birre artigianali marchigiane e italiane, vini di ottima beva e, quasi dimenticavo, potete fare tutti gli abbinamenti della vostra fantasia, sfidando quella già molto fervida e intelligente di Michele, sia su piadine e focacce, sia nelle insalate che chiudono il menu di Magritte. Quando Matteo si siede con me c’è anche Lucia. La moglie e la consigliera perfetta. Lucia mi dice che all’inizio temeva che il carattere di Matteo sarebbe potuto essere un ostacolo. Ma perché? Io lo trovo stimolante, pieno di vita. Si va da Magritte anche perché c’è Matteo con la sua verve e simpatia. L’ho ascoltato scherzare, in perfetto spagnolo, con una famiglia di argentini sui nomi degli ingredienti e sui nomi delle piadine. Lo trovo un ottimo uomo di sala e di strada. E sì, di strada! Perché Magritte “esce” sulla stradina sotto la porta Romana. I tavolini sono tanti in autunno/primavera/estate di meno in inverno ma ci sono sempre. E, se non piove, sono tutti occupati. In realtà “esce” sulla strada anche Michele mentre prepara le comande. Accanto alla porta di entrata c’è una grande finestra aperta che dà sulla cucina. Da lì escono i profumi che fanno fermare i clienti. Attenzione solo ad un particolare da non trascurare: una porzione (una piadina) è molto grande e farcita in abbondanza tanto da rimanere a bocca aperta! Sa va sans dir che qui l’altissima qualità della materia prima è una costante tutto l’anno. Per prenotazioni visitate www.piadineriamagritte.it tel. 071 978385. Matteo e Michele vi aspettano…

Carla Latini

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