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Ancona - page 2

Max Pezzali: inizierò il tour dalle Marche, una terra molto appetibile

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Settembre è un mese importante per Max Pezzali che proprio ad Ancona, venerdì 25 al PalaRossini, darà il via alla prima data ufficiale dell’Astronave Max. Lo spettacolo organizzato da Tyche Eventi ci permette di risentire il cantautore lombardo con cui scambiamo delle domande veloci. Parliamo delle sue canzoni, delle Marche e della fortuna. Se volete la precedente intervista la trovate qui.

C’è una canzone che ti chiedono e non vorresti più fare e per contro ce n’è un’altra che pensi sia stata sottovalutata?

<<In linea di massima l’approccio che ho con le mie canzoni è neutro. Quando un brano esce dalla mia cantina o dal mio pc non è più mio, ma prende la propria strada. Un percorso che in qualche modo le porta ad entrare nella vita delle persone. Certamente sono sempre affezionato alle canzoni che mi hanno portato fortuna: anche se non rappresentano più il mio quotidiano, magari rappresentano quello di altre persone. Quindi quelle canzoni che mi chiedono di cantare le farei tutte. Poi penso che un artista non è il miglior giudice delle proprie cose. Piacciono magari brani che non penseresti mai e viceversa. Ma quando fai canzoni non le fai mai per te. E’ il pubblico che decide>>.

Sei spesso nella vicina Romagna ma della regione Marche o della gente marchigiana hai qualche aneddoto da raccontarci?

<<Sono passato tante volte in motocicletta attraverso le Marche, dal Montefeltro per arrivare fino all’Umbria. Soprattutto a caccia di tartufi! Ecco, sono un grande appassionato e mi fermo volentieri tra Acqualagna e i comuni vicini. Sono luoghi fantastici sotto l’aspetto enogastronomico e itinerari perfetti per la motocicletta. Al di là di questo, vedo che le Marche stanno diventando cool per tanti vip. In molti dal Nord Europa vengono a prendere casa dalle vostre parti. Non so se sarà un bene per il territorio, ma significa che è appetibile>>.

Mensilmente il nostro magazine filosofeggia su una parola e chiede che impressione fa al suo interlocutore. A te questo mese è capitata proprio la parola TYCHE. Nella mitologia greca era la personificazione della fortuna.

<<Chi fa il mio mestiere crede molto all’influsso della fortuna. Sappiamo bene che la nostra possibilità d’intervento arriva fino ad un certo punto. Credo che la fortuna sia molto importante, un elemento fondamentale della vita. Ma una grossa percentuale nella riuscita di qualcosa dipende da noi. Quindi c’è la fortuna ma conta anche la capacità di attrezzarsi per combattere la malasorte. E bisogna essere pronti ad intercettare la fortuna. Molte persone sono investite da un’occasione e non se ne accorgono. Bisogna addestrarsi per gestire sia i momenti in cui tutto volge al peggio sia quelli in cui tutto volge al meglio>>.

Kruger Agostinelli

Max Pezzali ad Ancona, venerdì 25 settembre 2015 ore 21,30 al PalaRossini. Infoline 0733 817259 – Prevendite online su TicketOne Ciaotickets

Per maggiori informazioni sul concerto di Max Pezzali ad Ancona consulta il nostro sito degli eventi.

Enopolis, un chiostro per Beppe nel cuore di Ancona

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Enopolis, ad Ancona, si sviluppa su tre piani sotterranei. Suggestivi e intriganti. Giuseppe Bianchi, che ha fatto crescere l’enologia marchigiana nelle Marche ed in Italia in quasi 30 anni di appassionato lavoro, ne è il patron. Nonché l’oste. Perché da Enopolis, oltre a degustare vini, bolle, distillati e le ultime scoperte di Bianchi in campo di bio/biodinamico e non filtrato, si mangia a pranzo e a cena. In cucina c’è Fabio Scuotto. Un cuoco napoletano che ha reso ancora più saporito e colorato il menu. Rivedo Giuseppe Bianchi con grande piacere. Ci conosciamo da 25 anni.

La prima impressione, arrivando a Enopolis, è che sembra di non essere più “in”Ancona. Il chiostro fa pensare all’entroterra. Ai nostri splendidi paesi arrampicati sull’Appennino. Verrete accolti da un grande bancone stile osteria. Molto caldo ed elegante. Sulla sinistra, dopo due tre scalini in salita, c’è il ristorante di “tutti i giorni”. Sulla destra si comincia a scendere. Un occhio alla cucina e ad una piccola sala e poi giù in un labirinto di cantina, in un piacevole fresco e in un buio discreto, illuminato con intelligenza. In questo dedalo di sale ci sono scaffali e casse di vino. Le annate e le etichette più belle. Un tesoro nascosto, in bella vista, in cantina. Tavolini spartani, non chic come sopra, testimoniano lunghe serate di degustazioni e cultura. Ho scritto bene cultura. A Giuseppe, detto Beppe (e da qui in poi sarà Beppe), uno dei primi sommelier del territorio, si deve riconoscere di aver portato nelle Marche i vignaioli più importanti e visionari d’Italia e del mondo. Ma, soprattutto, di aver fatto crescere quelli marchigiani. I miei primi verdicchi li ho bevuti con lui e da lui. I miei primi brunelli anche. Beppe ha saputo coniugare, senza infastidire, il commerciale e il culturale. Il suo primo posto, non a caso, si chiamava Ancona Vini.

Il salto con Enopolis, coraggioso pensando alla città e non me ne vogliano gli anconetani, risale al 2000. Ma torniamo alla cucina. Ho scambiato due parole con Fabio mentre mi faceva vedere come cucina e serve gli spaghetti al pomodoro (li scola e li porta a tavola sconditi insieme a olio evo, un monovarietale di Paolo Berluti della Calcinara, e ad una padellina di pomodoro con basilico. Un gioco da condire insieme a del “fossa” da grattugiare). La cucina di Enopolis, mi dice, è soprattutto di mare, Beppe va al mercato del pesce due volte al giorno e prende il meglio che trova. Quindi ricciola appena scottata, sarago al forno, gallinella di mare in guazzetto. Ma anche baccalà e stocco come vuole la tradizione. Non mancano crudità dell’Adriatico. Mentre parlo con Fabio, Beppe ci fa assaggiare un Cavalieri non filtrato. Decisamente insolito ma degno della sua continua ricerca. Fra i primi mi colpiscono i cappelletti in brodo e i passatelli con fonduta di pecorino di fossa. Bellissima idea. Insieme agli immancabili tagliolini con cozze e vongole. In tavola il pane a legna di Varano.

Prima di andare, non resisto, e chiedo a Beppe quali sono adesso i suoi preferiti, oltre a Cavalieri che ho capito che è un mito per lui. Mi risponde: <<l’eterno Villa Bucci, L’Insolito di Vicari, il Bacco di Coroncino>>. Enopolis è alla fine di corso Mazzini ad Ancona, tel. 071 2071505. Questa estate sarà un piacere bere e mangiare in cantina oppure fuori nel chiostro. Dipende da quale “fresco” preferite!

Carla Latini

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