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Tyche Friday - page 2

Mago Forest Show al Donoma con il suo meglio, da “Mai dire Gol” in poi

in Donoma Civitanova/Eventi da

Mago Forest, oppure Mr. Forest o se volete semplicemente Michele Foresta ha tre doti: eleganza, charme e classe. Tre punti forti che da sempre riesce a nascondere benissimo. Recita così la presentazione stampa dello show che porterà a Civitanova. Cabaret, anzi gran Cabaret, venerdì 11 dicembre 2015 al Tyche Friday, il venerdì live del Donoma. Un appuntamento da non perdere con l’irresistibile comico siciliano, che vanta un curriculum importantissimo, che lo ha visto protagonista in tutte le occasioni alternative della televisione degli ultimo 30 anni. Da Renzo Arbore alla Gialappa’s di “Mai dire gol”, dallo Zelig di Claudio Bisio alla conduzione del Festivalbar. Non ultima la presenza al Chiambretti Sunday Show. Nel suo spettacolo si cimenta in una serie di numeri di alta prestidigitazione con cui cerca di dare un senso profondo alle banalità del quotidiano. Si addentra con nonchalance in tutti i derivati della magia, dal mentalismo all’ipnosi e dalla manipolazione all’escapologia con un unico risultato: l’esilarante fallimento. Al suo fianco, oltre al travolgente coinvolgimento del pubblico, da segnalare anche il suo fedele collaboratore e pianista Lele Micò. Ci lasciamo andare ad una piacevole chiacchierata con questo ammirevole cialtrone del divertimento. Ecco cosa ci siamo detti.

Michele Foresta, in arte Mago Forest: cosa vuole dire essere comico?

<<Essere comico è un privilegio, il privilegio di rimanere un po’ bambini per sempre. E’ lo stato cui l’uomo dovrebbe ambire. Noi comici abbiamo questa fortuna>>.

Nella comicità di tutti i tempi l’essere cialtrone è un irresistibile ingrediente di forte identificazione. Indimenticabili sono stati Stanlio e Ollio o Benny Hill. Tu sei la loro risposta italiana?

<<Diciamo che hai fatto un paragone improponibile e azzardato. Mai mi sognerei di avvicinarmi a loro, sono un’unghia incarnita di questi nomi. Hai citato personaggi inarrivabili: se ci pensi facevano il loro lavoro decine e decine di anni fa ma ancora adesso la loro comicità sembra così attuale. E’ universale. Diciamo che ti ringrazio ma il paragone non ci sta. Quindi, caro Kruger, sei da internare con questa domanda!>>.

Trent’anni di attività da comico nella storia della televisione italiana ti hanno permesso di esserne un concreto testimone. Puoi dirci se ci sono stati dei cambiamenti evidenti in questo arco di tempo nel piccolo schermo?

<<Sicuramente molto è cambiato, ci sono cicli periodici. In questo momento l’offerta televisiva è così ampia che anche la comicità viene spalmata in diversi canali. Da una parte è un bene perché in tanti possono affacciarsi più facilmente al mondo della televisione, ma dall’altra c’è il rischio di veder calare la qualità della proposta>>.

Gialappa’s Band, Renzo Arbore, Piero Chiambretti e Maurizio Costanzo, tanto per fare dei nomi. Con chi ritorneresti a lavorare di corsa e con quale artista vorresti invece lavorare per la prima volta?

<<Prima ti parlavo di privilegi: nella mia carriera sono stato fortunato. Una componente che in questo lavoro serve moltissimo. Ho avuto l’onore di lavorare con Arbore. Lì ho conosciuto Nino Frassica e sono stato a bottega da lui. Poi ho avuto ancora la fortuna di far parte del gruppo di Zelig, che era un localino ed un habitat naturale per un comico. Poi è arrivata la Gialappa’s e con loro ho trascorso nove anni meravigliosi. Non ho invece mai lavorato con Gene Gnocchi e mi piacerebbe tanto farlo. Adoro il suo “nonsense”. E vorrei che tornasse in televisione Daniele Luttazzi. Luttazzi è un personaggio che è stato dimenticato un po’ troppo in fretta. Ma ha spostato i paletti della comicità in Italia. Meriterebbe un grande ritorno>>.

A proposito di tv, teatro o cinema: come cambia la tua comicità nei tempi di recitazione, negli argomenti o nella mimica?

<<Guarda io il cinema l’ho frequentato pochissimo e non sente la mia mancanza credo! In tv, anche in questo caso, sono stato fortunato perché ho avuto il privilegio di lavorare con trasmissioni dove c’era un pubblico live, spesso anche pagante, come a Zelig. Quel tipo di televisione è come il teatro>>.

Cosa ci proporrai al Donoma? 

<<Intanto sono contento di venire a Civitanova perché uno dei motivi per cui faccio spettacoli dal vivo è che mi permette di cambiare regione, città, assaggiare vini e cibi diversi. Poi il Donoma è un bellissimo locale e mi fa piacere esibirmi lì. Lo spettacolo ripercorrerà il meglio del mio repertorio. Sarà il “the very best of”!>>.

Ricordi, aneddoti o curiosità sulle Marche o sui marchigiani?

<<Mi vengono in mente i miei inizi, quando lavoravo anche nei night club. A quel tempo ho girato anche nelle Marche, a Senigallia e Ancona. Ricordo un locale, lo Snoopy e serate in cui sapevi quando partivi e mai quando tornavi. Da un’esibizione ne nasceva un’altra. Ogni tanto passo di nuovo a trovarvi, ho buoni amici da voi>>.

Ogni mese abbiamo una parola, noi di Tyche Magazine, con cui facciamo filosofeggiare i nostri ospiti. A te è capitato il termine NETTARE. Che pensiero ti stimola?

<<Nettare è l’essenza della vita. L’associo sempre alle api. Dobbiamo imparare tanto dal sistema organizzativo delle api, visto che come genere umano abbiamo un po’ fallito. Farei un cambio di turno. Ecco, basta uomini, farei gestire il mondo alle donne>>.

Kruger Agostinelli

Prezzo solo spettacolo: 15 euro con Drink (con entrata al club dalle ore 23)

Area Club: Gran Buffet + Show = 25 euro

Area CkuB: Gran Buffet + Tavolo + Show = 49 euro

Area Ristorante con Cena Servita alla carta = (prezzo menu + 10 euro per Show oppure 20 euro Show + tavolo)

Inizio concerto alle 23 (biglietteria Donoma dalle 21,00)

A partire da mezzanotte e trenta Formula Disco con Davide Domenella & Aldo Ascani con ingresso libero alle donne e uomo 10 euro con consumazione.

Donoma Sound Theater and Food via Mazzini 47 Civitanova

Info e prenotazioni: 0733 775860

Incognito, il fascino indiscreto del funky soul. Il Donoma del Tyche Friday sempre più club.

in Donoma Civitanova/Eventi da

Se proprio vogliamo fare un gioco di parole, Jean-Paul “Bluey” Maunick e il suo gruppo non sono passati in…Incognito! Una battuta in effetti è scontata ma tutto il resto è stato tutto originale e coinvolgente all’ennesima potenza. Ne hanno guadagnato veramente tutti, a partire dal gruppo che, dedicando spesso slogan inneggiati alla pace, ha offerto un’esibizione dirompente e ricca di energia. A farne le gradite spese, un pubblico gremitissimo arrivato da tutta la regione e pure dalla vicina Romagna. Una ventata di nuovo per il venerdì live del Donoma. Un attestato di diritto per la denominazione Club, anzi International Club, che il Tyche Friday si è conquistato sul campo, concerto dopo concerto, in questa straordinaria stagione. E l’etichetta “che bello questo Donoma”, scandita da sempre più nuovi frequentatori del locale civitanovese, vale più di mille medaglie. E gli Incognito? Gloriosi guerrieri della musica dal vivo, quelli che te la fanno entrare dentro e ti trafiggono cuore ed anima. Anche nelle loro indivualità strumentali hanno generato legittimi entusiasmi. Dispiace pure fare delle segnalazioni considerando l’assoluta qualità di ognuno di questi musicisti, stratosferici interpreti del soul funky. Eppure come non fare delle citazioni? Tre voci su cui eccelle Vanessa Haynes, presenza irresistibile con tanto di fiore in testa e vestito aderentissimo, lente di ingrandimento per le sue evidenti forme. Francis Hylton un bassista possente e mai scontato. L’occhio attento del leader e chitarrista “Bluey”. Ma il pieno delle attenzioni femminili è stato per l’unico italiano del gruppo Francesco Mendolia, un batterista a cui è stato affidato un ruolo primario nel sound degli Incognito, con il supporto, neanche tanto secondario, del percussionista Joao Caetano. Il culmine del loro sound arriva grazie ad “Always There” dove il pubblico in platea ha ballato in ogni angolo. Da citare, a parte un ruffiano “One love” di Bob Marley, due cover di Stevie Wonder di impressionante bellezza. I loro titoli? “As” e il bis “Don’t you worry ‘bout a thing”.
Intanto il palcoscenico del Tyche Friday cambia forma e la prossima settimana, venerdì 11 dicembre arriva il mitico Michele Foresta, in arte Mago Forest, con il suo Show. Altro appuntamento imperdibile.

Kruger Agostinelli

Tutti insieme appassionatamente per J Ax al Donoma. Tyche Friday fa il pieno e Panariello si aggiunge al coro.

in Donoma Civitanova/Eventi da

Uno show in tutti i sensi per un calibratissimo J Ax che dirige sapientemente il suo pubblico. E tutto comincia nel pomeriggio quando “I Sociopatici” di Rai2 lo intercettano telefonicamente in auto mentre si sta dirigendo verso Civitanova Marche. Proviene dal ghiacciaio della Val Senales, scelto come location per il videoclip natalizio di “Intro“. E’il nuovo singolo realizzato in collaborazione con Bianca Atzei, anche lei  probabile protagonista in uno dei prossimi appuntamenti del sempre più spettacolare Tyche Friday, il venerdì live del Donoma. Radio, telefono, internet e palcoscenico si mixano alla perfezione per J Ax. Di fronte alla domanda di cosa ne pensa di coloro che, oltre a fare le foto, fanno pure i video dei suoi spettacoli risponde << nel prezzo del biglietto che loro pagano, hanno diritto anche a questo >>. E confessa che l’unico desiderio che lui ha << è che ci sia tanta gente e non importa poi cosa faccia. Se vogliono mangiare pizza, ballare o guardare il concerto dallo sscaletta J Axchermo del loro telefonino poco importa >>. Non rimarrà deluso neanche in questa data – in esclusiva per le Marche – il cantante milanese. Un formidabile successo di presenza che si è materializzato in un Sold Out, in settimana per i posti del ristorante e dei tavoli in sala, al quale aggiungere quello definitivo con la biglietteria. E il pubblico? Bello, colorato e di tutte le età. Può essere davvero soddisfatta la Tyche Eventi, dimostrando l’universalità e la validità della musica proposta nella sua importante rassegna.


Space One
introduce ed accompagna il rapper milanese, insieme a Luca Paolo Aleotti, meglio conosciuto come Weedo, membro del gruppo musicale pop rap italiano Gemelli DiVersi e soprattutto fratello di J Ax e con la complicità del dj Fabio B. Dopo un bel riscaldamento di un quarto d’ora, a mezzanotte in punto arriva lui e canta ben 18 brani da “Il bello d’esser brutti” a “Maria Salvador“.

Kiara Ruzziconi concerto J AxCi sono fans come Kiara Ruzzy che lo sfiora sul palco il rapper milanese e cerca di consegnargli una “4-chetta“, in edizione limitata natalizia. E poi Kiara diventa indispensabile per tutto lo staff, è lei che tiene aggiornati tutti quanti sull’andamento della scaletta. Conosce tutti i brani a memoria. Da ultimo, è bello notare a due settimane esatte dalle orrende stragi parigine che rimane intatta la voglia della gente, non solo di divertimento ma soprattutto di stare insieme.

Salvatore Lattanzi Giorgio Panariello Nicola VeroliniE la festa continua al Donoma con la musica super di Aldo Ascani e Davide Domenella. Anzi, al coro si unisce anche Giorgio Panariello. Infatti il comico toscano, in compagnia di Nicola Verolini si posiziona sulla balconata, in compagnia del nostro editore Salvatore Lattanzi con l’amministratore Mimmo Sicolo e, per la proprietà, Diana Zamfir. Gli piace guardare tutta quella gente che balla. Cin cin e foto per tutti, anche per me. Infattì è proprio Panariello in persona che sorridendo mi fa << riposati! >> e vuole farmi uno scatto dalla mia Canon. Risultato? Naturalmente da…ridere. Tyche Friday è anche questo. Intanto dall’Inghilterra si stanno preparando i formidabili Incognito, venerdì 4 dicembre il palco del Donoma è per loro. Altro appuntamento da non perdere.

Kruger Agostinelli

(foto di Federico De Marco)

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Enrico Ruggeri affida a “Contessa” il bis del live al Donoma

in Donoma Civitanova/Eventi da

Enrico Ruggeri è l’amico che non sapevi di avere. Dotato di un’umanità che lo rende capace di ascoltare le storie altrui prima di raccontarti le sue attraverso le canzoni. Lo abbiamo prima intervistato, poi sentito interpretare i suoi brani e infine salutato. Impeccabile in tutti e tre i momenti. Il suo concerto sul palcoscenico del Donoma di Civitanova per il venerdì live di Tyche Eventi non ha deluso certo i suoi fedelissimi ed è un peccato per quelli che hanno perso questa ghiotta occasione. I suoi momenti più avvolgenti sono stati quelli affidati a due canzoni che ha scritto per due stelle della musica italiana, il “Mare d’inverno” per Loredana Bertè e “Quello che le donne non dicono” per Fiorella Mannoia. Infine la ritmata “Principessa” ha fatto parte del meritatissimo bis. Impeccabile il sound del concerto ed è già tempo del nuovo appuntamento che vedrà l’esclusiva regionale per l’acclamatissimo J Ax in una serata che profuma già di sold-out. Quindi un invito per i fans ad affrettarsi ad accaparrarsi il biglietto d’ingresso.

Kruger Agostinelli

Earth Wind & Fire Experience quando la musica vince su tutto e il Donoma ora è un Club maggiorenne

in Donoma Civitanova/Eventi da

Avrei voluto utilizzare il termine esplosivi per descrivere gli Earth Wind & Fire Experience sul palco del Donoma in occasione del nuovo live del venerdì notte di Tyche Friday. Ovvio che, alla luce della agghiacciante strage parigina, evito fraintendimenti. Anzi, ora più che mai ritengo che dobbiamo difendere il nostro diritto al sano divertimento. Quindi partendo dal presupposto che non è un obbligo odiarci, ritorno alla cronaca di questa formidabile notte fatta di musica e di buone ragioni. L’avvenimento internazionale che Al McKay, una delle due storiche ali degli EW&F, oltre a decretare l’entrata in pieno diritto del Donoma tra i più importanti club italiani, ha saputo mettere d’accordo tutte le anime che si nutrono di musica. Un’onda sonora inarrestabile di ritmi e melodie in cui abbiamo rivissuto decenni di indimenticabili canzoni. Marco Chiatti, abile ed attento cronista del Corriere Adriatico, in questa occasione si rivela anche un’autorevole cartina di tornasole. Mi dice senza mezzi termini “il Donoma come ieri non l’avevo mai visto…veramente un club musicale di calibro internazionale” aggiungendo poi, “credo di aver visto pochi concerti in vita mia di questo livello musicale”. Musica che ha ricaricato cuore e fisico, considerando poi il dopoconcerto con la musica di Davide Domenella. September, Let’s groove tonight, Sing a song e Boogie Wonderland, tanto alcuni titoli, hanno permesso al leader chitarrista Al McKay, insieme agli altri 13 elementi della band di far capire, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la musica live sa essere migliore di quella registrata. Qualche citazione biografica anche per alcuni eccellenti strumentisti, che forse non tutti sapranno da quale galassia musicale siano arrivati. Il pianista Ben Dowling ha collaborato, ad esempio, con Madonna e Michael Jackson. I vocalist Devere Duckett e Tim Owens provengono da esperienze con Stevie Wonder e Barry White. Mentre l’applauditissimo sassofonista Ed Wynne era con The Doobie Brothers. Al McKay all’uscita si concede a qualche foto e a una nostra domanda sul senso della vita, ci risponde così: “L’amore e la musica riescono a superare tutto”.  Il prossimo appuntamento internazionale è fissato per il 4 dicembre con gli Incognito mentre la settimana prossima toccherà ad Enrico Ruggeri.

Kruger Agostinelli

Foto di Federico De Marco

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Leee John & Imagination hanno sedotto il pubblico del Donoma nella notte Tyche Friday

in Donoma Civitanova/Eventi da

Gli Imagination hanno 35 anni di carriera ma accidenti come li portano bene! Leee John e la sua band, cinque musicisti e due coriste, hanno fatto intendere immediatamente cosa vuole dire fare musica live in un club. Ora è chiaro perchè i migliori club di Londra e Manchester, o i festival anni ’80 in Francia e Olanda, li mettono spesso in prima fila con le star più popolari della Disco Music mondiale. Chi pensava che il concerto degli Imagination iniziasse e finisse intorno ai tre brani che li hanno resi celebri, si è dovuto presto ricredere. Leee John ha rapito il numeroso pubblico intervenuto al Donoma e lo ha sedotto con la sua sensuale performance, sempre in un delizioso equilibrio fra soul, funky e swing. Come un evidenziatore ha tracciato implacabilmente una scaletta fatta di emozioni a volte confidenziali e spesso ritmate, con il comun denominatore della complicità. C’è anche un omaggio, che ascolterete in video, a Bob Marley. Il Donoma da parte sua si è rilevato un azzeccatissimo Theather, anfiteatro ma anche arena di una notte ad alto coinvolgimento.

Intanto Tyche Friday ha rivisto e corretto la formula club, reinserendo la formula cena spettacolo, che sarà riconfermata, adattata e personalizzata ad ogni evento. Tutto questo per aprire al prossimo appuntamento, venerdì 6 novembre, dove la comicità al vetriolo di Giorgio Montanini prima e la leggerezza poi del formidabile Diego Vilar e il suo gruppo poi, regaleranno altre interessanti alternative. Un assortimento di proposte mai scontate nella rassegna live del venerdì notte che sta regalando alla Riviera Adriatica, un ruolo che le compete da sempre, da protagonista e da capitale dell’intrattenimento.

Kruger Agostinelli

foto di Federico De Marco

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Enrico Ruggeri si racconta fra musica, calcio, baci e mare d’inverno

in Donoma Civitanova/Eventi/Giornalista e dintorni da
Alla fine degli anni Settanta ero il disc jockey del Papagayo, una discoteca storica (che non c’è più) situata proprio di fronte alla Rotonda a Mare di Senigallia. Mi dissero che c’era in sala il cantante dei Decibel, un gruppo punk di tutto rispetto nel panorama della musica dell’epoca. Era in vacanza dalle nostre parti. Un incontro mancato quello con Enrico Ruggeri per una pura coincidenza ma uno di quegli episodi che restano impressi. Anni dopo ascoltai “Il mare d’inverno”, la splendida canzone che scrisse per Loredana Bertè. Mi evocava proprio il nostro litorale. Infatti quest’estate lo stesso Ruggeri confermò questo mio sentore, proprio in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Marotta. Ho avuto il piacere di intervistarlo aspettando il suo concerto di venerdì 20 novembre al Donoma di Civitanova, per il Tyche Friday.
Enrico Ruggeri, un po’ Dr Jekyll e un po’  Mr Hyde. Ma ti senti più rock o più “confidenziale”?
‹‹Mah, difficile dirlo. Ognuna delle due anime ha senso di esistere perché c’è anche l’altra. Sicuramente questo mio modo di essere mi distingue, in un mondo dove tutti i cantanti tendono ad avere un solo aspetto. Magari ottimo, eccelso, ma uno solo. Io faccio concerti anche per voce e piano e vengo allo stesso tempo da un gruppo Punk e quindi amo pure spingere sull’acceleratore››.
A proposito, sei più bravo come calciatore o come cantante? 
‹‹Purtroppo temo come cantante! Ognuno vorrebbe avere quello che la vita gli ha dato di meno, quindi il mio impegno sul calcio è notevole! Gioco a pallone appena posso, almeno una volta a settimana quando va male››.
C’è poi infatti il tuo impegno nella Nazionale Italiana Cantanti.
‹‹L’associazione è il modo di mettere la mia fortuna a vantaggio di chi ne ha avuta meno. Sono orgoglioso di far parte di quel gruppo››.
Hai scritto canzoni per te ma con successo anche per altri interpreti. Fiorella Mannoia e Loredana Bertè sono gli esempi più lucenti. Chi manca all’appello? Insomma, per chi ti piacerebbe comporre?
‹‹Mah, questa domanda non me la sono mai fatta. Sono nate delle amicizie e in seguito a queste sono partire delle esperienze. Se hai affinità con qualcuno che fa musica finisci prima o poi per fare qualcosa insieme. Per cui posso risponderti dicendo che spero di fare nuove amicizie che mi spingano a comporre musica. Ho collaborato con diversi personaggi: dagli Elio e le Storie Tese a Tozzi, da Morandi a Locasciulli, da De Gregori a Mina. Artisti quindi lontanissimi tra loro. Ma ho sempre privilegiato l’aspetto umano piuttosto che operare con scelte a tavolino. Mi lascio guidare dalla vita››.
Mentre l’Enrico Ruggeri ascoltatore di musica cosa predilige dell’attuale panoramica musicale?
‹‹Non trovo cose interessanti. Ho visto suonare tutti: il primo concerto della mia vita è stato quello degli Emerson, Lake & Palmer, ho visto Paul McCartney, ho visto David Bowie, Lou Reed. Oggi c’è davvero poca roba in giro››.
Cosa proporrai al pubblico del Donoma?
‹‹Raramente decido prima. Certo, ci sono quella decina di canzoni che bisogna fare ed è giusto farle. Come “Mare d’inverno”, “Mistero”, “Peter Pan”, “Quello che le donne non dicono” e via dicendo.  Dopo di che si va un po’ a braccio. Si decide lì per lì cosa suonare››.
Un lavoro artigianale.
‹‹Ho la fortuna di avere una band supercollaudata. Posso quindi decidere anche durante il concerto, a secondo degli umori, di una faccia che scorgo dal pubblico. Dipende dalle sensazioni che ricevo dal concerto››.
“Il mare d’inverno” si è proprio ispirato alla spiaggia marchigiana. Delle Marche hai altri aneddoti o ricordi personali? 
‹‹Ognuno di noi ha mille aneddoti della sua adolescenza. Andando in vacanza nelle Marche ricordo il primo bacio, la prima discoteca con le sedie bianche di plastica e con canne di bambù a separare gli ambienti. Quel mondo degli anni Settanta. Quindi per me Marotta è il posto dei ricordi››.
Kruger Agostinelli

La voce di Antonella Ruggiero dritta al cuore ammalia il Donoma edizione club

in Donoma Civitanova/Eventi da
La voce di Antonella Ruggiero avvolge la platea del Donoma di Civitanova, ancora una volta in edizione club per Tyche Friday, l’appuntamento del venerdì notte. Sulle ali nostalgiche e mai dimenticate delle hits dei Matia Bazar applaudite da “Per un’Ora d’Amore” a “Cavallo Bianco”, da “Vacanze Romane” al brano conclusivo “Ti sento”. Il resto del repertorio, sapientemente scelto con gusto, fra standard internazionali e nazionali d’autore. Una preziosa polvere musicale di suoni mai confusi e sempre diretti al cuore. Come non citare sia “Blue Moon” che l’allegro swing Crapa Pelada di Gorni Kramer. Spazio anche per l’immortale poesia musicale di Fabrizio De Andrè, anche in onore del pianista Mark Harris già dell’indimenticabile cantautore genovese ed ora alla sua corte insieme agli ottimi Roberto Colombo al vocoder e basso synth e Ivan Ciccarelli alle percussioni. Piccolo capolavoro il bis finale “Guantanamera” proprio per invitare ed anticipare al ballo, un ruolo con cui l’impeccabile coppia Aldo Ascani e Davide Domenella  ha concluso la notte. Venerdì prossimo si festeggiano, con Leee John e la sua band, direttamente dall’Inghilterra,  i 35 anni degli Imagination. Oltre al sound Disco Anni 80 della band anglosassone,  sono in arrivo altre sorprese per rendere sempre più attraente e fruibile il venerdì notte Donoma.
Kruger Agostinelli
Foto di Federico De Marco

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Leee John porta la disco degli Imagination al Donoma, 35 anni da festeggiare

in Donoma Civitanova/Eventi da

Era il 1981 quando Disco Ring presentò “Body Talk”, un disco che veniva direttamente dall’Inghilterra. Poi l’anno dopo arrivò il loro successo più evidente, ovvero “Just an Illusion”. Questa è la breve presentazione degli Imagination di cui Leee John è il protagonista indiscusso. Sono passati 35 anni dove, alternandosi anche con il lavoro di attore, per il cantante musicista c’è stata un’intensa attività live di club e festival. Insomma, continua a brillare la stella degli Imagination dimostrando una buona energia insieme ad altri immortali superstar della disco music. Lo intervistiamo in attesa del suo ritorno in Italia grazie alla data conquistata venerdì 30 ottobre 2015, all’interno del Tyche Friday per il Donoma di Civitanova.

Ciao Leee John dopo 35 anni il fenomeno Disco Music degli anni Ottanta è solo un appuntamento per nostalgici o c’è anche la curiosità del giovane pubblico?

<<Innanzitutto provengo dall’epoca Soul Funk britannica, la disco è stata per me quella degli anni Settanta, ma molti altri Paesi cambiarono negli anni Ottanta, come la Francia che passò alla Disco Funk o al Jazz Funk. Io provengo dalla zona Nord di Londra, molti gruppi inglesi stavano emergendo in un periodo in cui eravamo tutti molto differenti, sia per look che per musica. Gruppi che poi si diffusero in giro per l’Europa e per il mondo. E’ stato un periodo davvero innovativo sotto il profilo artistico in tutti i campi. Detto questo, la musica che abbiamo creato è diventata universale per tutte le generazioni. I deejay amano i differenti mix e adesso molti studenti e giovani ascoltatori stanno scoprendo la musica degli Imagination e di Leee John>>.

Tu che sei un artista di fama internazionale puoi dirci se esiste una universalità nella musica?

<<La musica rompe tutte le barriere, occupa tutte le nostre emozioni. Non esiste un giorno in cui non ascolti musica. E’ parte della “chimica” della nostra storia>>.

Parlaci della differenza di pubblico che incontri di volta in volta, da quello inglese a quello italiano, da quello asiatico a quello americano.

<<Ovviamente ogni pubblico è differente, ma il loro amore per la nostra musica li accomuna>>.

Quale artista emergente ti ha impressionato di più?

<<Sono stato di recente al festival Reggae di Benicasim, in Spagna. C’erano due ragazzi italiani che avevano un sound giamaicano stupendo. Non riesco a ricordare il loro nome però>>.

Conosci allora qualche artista italiano che ti piace particolarmente?

<<Davide De Gregorio è un grande cantante, conosciuto anche con il Ddg Project. Ha bellissime canzoni e il suo prossimo album avrà melodie molto forti>>.

Cosa porterai al Donoma?

<<I miei spettacoli sono sempre pensati per il pubblico. Ogni platea è diversa e mi piace fare una performance speciale per ognuno di loro. Sarà “spettacolare”, con vecchi e nuovi brani. Date una guardata ai miei siti: www.leeejohn.com , www.feelmysoul.co.uk , facebook leee john>>.

Come ultima domanda, noi di Tyche Magazine chiediamo sempre di filosofeggiare con una parola ogni mese. A te chiediamo: cosa ti fa venire in mente la parola VITA?

<<Live, Life, and Love>>.

Kruger Agostinelli

Torna il Cena Spettacolo con buffet in sala buffet a 20 euro, prenotazioni e altre opzioni all’infoline 0733 775 860

Antonella Ruggiero si racconta aspettando il live al Tyche Friday del Donoma

in Donoma Civitanova/Eventi/Giornalista e dintorni da

Che voce quella ragazza! Era la lontana estate del 1975 e per la prima volta da Genova i Matia Bazar si esibivano nelle Marche, in un dancing ormai relegato ai ricordi, il Tapioka Club. La prima hit era “Stasera che sera” e lei, la cantante, Antonella Ruggiero. Poi una carriera esaltante fuori e dentro i Matia Bazar, la sperimentazione con i Subsonica e tante profonde esperienze fra musica sacra e lirica. Venerdì 23 ottobre Antonella Ruggiero sarà al Donoma di Civitanova, per il secondo appuntamento live targato Tyche Friday.

C’era un bel po’ di tempo fa un locale all’aperto di Falconara Marittima. Si chiamava il Tapioka. Qui ricordo un esordiente band genovese che si presentò per la prima volta fuori dai suoi confini. La cantante non era niente male mentre interpretava “Stasera che sera”. Inevitabile chiederle quanto contino per un artista le proprie radici.

<<Sono fondamentali, perché l’arte si fonda proprio sulle radici e su quello che un artista riesce a trasformare e rielaborare nel tempo. Le radici sono essenziali per una persona che vuole creare e fare arte in generale, non solo nella musica>>.

Un artista vero cambia e sperimenta per una propria esigenza creativa mentre il pubblico, lo sappiamo bene, spesso è conservatore. Antonella Ruggiero ha trovato il giusto equilibrio in tutto questo?

<<Credo di sì. Il pubblico non è tutto conservatore, anzi: c’è una platea che segue cose che radio e televisioni non passano, a parte qualche raro esempio di canale interessante. C’è la solita questione legata alla grande vendita che deve essere in qualche maniera propinata alla massa. Però c’è quest’altro tipo di pubblico, non piccolo ma composto da tante persone, che segue la buona musica che c’è in Italia, da nord a sud. Ci sono rassegne che sono la base di tutto quello che è l’altra faccia della medaglia, con concerti meravigliosi che non vengono certo promossi nei canali tradizionali. Ma internet e tanti mezzi di comunicazione fanno si che l’arte giri non solo per le lavorazioni di massa. C’è come un muro che separa le due cose>>.

Nell’autunno 2004 è stata la prima ed unica interprete ad aver ricevuto il permesso di cantare nella Santa Casa del Santuario di Loreto. Ma ha anche avuto importanti esperienze a Jesi o e Pesaro. Ha per caso qualche aneddoto sulle Marche o sui marchigiani?

<<Ogni volta che approdo nelle Marche mi trovo davanti a dei panorami e dei luoghi magnificamente conservati. Una regione straordinaria, sono veramente lieta di tornare a visitarla. Ogni volta scopro qualcosa di nuovo, qualcosa che mi era sfuggito in tanti anni di frequentazioni, visti i concerti fatti. Un grande luogo!>>.

La sua mobilità artistica in tutti i generi musicali è positivamente impressionante. Crede ancora di avere dei sogni nel cassetto da realizzare?

<<Non ho mai avuto sogni nel cassetto. Il cassetto è sempre stato aperto sia per deporre idee sia per tirar fuori progetti. Adesso stiamo ultimando ad esempio un lavoro molto importante, forse il più importante di questi anni: un lavoro realizzato nella cattedrale di Cremona con organo (suonato da Fausto Caporali) e voce. Sono 17 brani di musica sacra, veramente intensa e ben arrangiata. La cattedrale è un luogo adatto per un certo tipo di raccoglimento in musica. L’album uscirà a brevissimo e si intitolerà “Cattedrali”>>.

Può anticipare cosa proporrà al pubblico del Donoma nella sua imminente partecipazione?

<<Con me sul palco ci saranno due artisti straordinari. Il primo è il pianista Mark Harris, che ha lavorato per anni con Fabrizio De André. E’ stato suo arrangiatore, musicista e amico. Ama l’Italia profondamente. Poi c’è Roberto Colombo con i suoi suoni sintetici>>.

Tyche Magazine ogni mese ha una sua parola chiave su cui filosofeggiare. Ora tocca al termine VITA. A lei cosa provoca?

<<Creatività costante, prima di tutto quella del cervello. Il cervello funziona in maniera diversa da una persona all’altra. E’ il grande motore che mi fa venire le idee, crea suggestioni e movimenta costantemente quella cosa chiamata anima, chiamata interiorità. Dalla sensibilità e dal cervello parte l’azione, partono i progetti>>.

Kruger Agostinelli

Biglietti a 22 euro comprensivi di consumazione, disponibili su CiaoTickets e su TicketOne. In alternativa sarà possibile acquistarli (fino ad esaurimento posti) dal botteghino del Donoma dalle ore 21 in poi del giorno stesso dello spettacolo, venerdì 23 ottobre. L’ingresso al locale sarà possibile dalle ore 22 in poi e l’inizio dello spettacolo è previsto alle ore 23. La prenotazione dei tavoli si possono effettuare tramite l’infoline 0733775860

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