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Lanterna Azzurra

Tragedia a Corinaldo, morire per un concerto

in Giornalista e dintorni/Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

“Se me lo dicevi prima” recita una canzone di Enzo Jannacci che è poi l’inno dell’ipocrisia. Io che sono piccolo di statura, ricordo perfettamente in diversi concerti e pure nelle rare partite di calcio che ho seguito di essere a volte trascinato dalla massa di persone in movimento. Un’onda inarrestabile che si muove e semplicemente ti trascina, se fatta in modo regolare. Posso quindi perlomeno intuire cosa può succedere se subentra la paura. Non c’è scampo. Ma non bisogna andare in discoteca basta alle volte anche una semplice sagra, zeppa di persone. Ed il fattaccio può succedere. Se a tutto questo aggiungi l’energia di un pubblico minorenne. Oltre il doppio delle persone della regolare capienza del locale. Le strutture esterne non adeguate ad un piano di fuga (pensate alla balaustra che ha ceduto). E la presenza di spray urticante che può essere venduto alle persone sopra i 16 anni per l’autodifesa personale. La tragedia ha tutte le componenti per essere rappresentata.
Ora si scatena una maldestra ma inevitabile caccia alle colpe e pure una peggiore gara a delle improbabili soluzioni.
Di sicuro a sensazione, i gestori non hanno scampo. Mettere oltre il doppio delle persone in quello spazio è un rischio inammissibile. Ma penso pure che non abbiano meno responsabilità quelli della SIAE che dovrebbero sapere tutto della licenza del locale. Quindi,se i dati riportati risultano esatti, come si possono permettere di essere venduti ben 1400 ticket (di cui si trattengono una bella fetta di diritti) mentre non c’è una capienza superiore ai 900 posti? E poi diciamoci la verità lo stesso management, che ben conosce il costo dell’artista, non puo’ far finta di non immaginare che sarà una serata “regolare”. Diffido sempre per natura dai moderni Ponzio Pilato.
Ora tutto questo è sotto i riflettori e quindi attenzione a non fare la caccia alle streghe o crociate contro il mondo dell’intrattenimento.
E soprattutto ora anche se con enorme difficoltà bisogna esprimere un triste pensiero di dispiacere per queste sei sfortunate persone. Con la consapevolezza che non ci saranno più per loro possibilità di vivere in serenità altri giorni con i propri cari. Un danno irreparabile e del dolore senza fine per chi resta.

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