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Premio Giuliano 2022 parata di stelle, ecco i premiati

in Eventi/Giornalista e dintorni/Premio Giuliano Gemma da

Giovanni Malagò, presidente del Coni, Vera Gemma, figlia dell’indimenticabile attore e il regista Giulio Base  alla quinta edizione del “Premio Giuliano Gemma” che si è tenuta a Roma nel Salone d’onore del Coni al Foro Italico citano con entusiasmo e calore anche la terra e la gente marchigiana . Una magia condita di ricordi per questo evento, a forte caratura nazionale, ideato dal promoter marchigiano Vladimiro Riga e organizzato in collaborazione con la Federazione Pugilistica Italiana e la promoter internazionale Tiziana Rocca e con il patrocinio della Regione Lazio e della Regione Marche.
Una storia che parte da lontano, quella di Giuliano Gemma con il pugilato dove grazie alla sincera amicizia con Vladimiro, diventa un po’ anche marchigiana. Era il 1968 quando Riga si allenava a Porto Recanati con Nino Benvenuti e Giuliano Gemma, incontenibile appassionato di pugilato, era sempre presente. C’era la preparazione per andare in America a combattere al Madison Square Garden di New York per la conquista, poi ottenuta, del titolo mondiale dei pesi medi.
Da allora tra Riga, Benvenuti e Gemma si è instaurata un’inossidabile amicizia. Sono state costanti le presenze di Gemma alle manifestazioni che l’instancabile Riga ha collezionato e dove la cornice delle Marche da sempre è stata un trait d’union insostituibile. E su questi elementi era impossibile che il Premio Giuliano Gemma non contenesse un capitolo dedicato alla gente e ai luoghi marchigiani.
Quindi accanto alle premiazioni di quest’anno per il mondo del Pugilato, del Cinema, della musica e dell’informazione, hanno figurato a giusto merito anche delle eccellenze marchigiane. Condotto dal giornalista Rai Andrea Fusco sono stati premiati nelle loro rispettive e notevoli capacità imprenditoriali l’ Eurobuilding Group di Servigliano nel fermano il cui titolare è dell’imprenditore Umberto Antonelli, poi il Calzaturificio Silvano Sassetti di Torre San Patrizio, produttore artigianale di calzature con pelle naturali, poi la Iodase azienda che produce prodotti di bellezza maschile e femminile di Stefano Marconi, inoltre la ditta Fidea di Matelica che produce diluenti e solventi il cui titolare è, Mauro Canil attuale presidente dell’Ancona Matelica Calcio, rappresentata nell’occasione dal figlio Denis. Una parata di stelle fra le stelle in cui Vladimiro Riga, accompagnato dal giornalista scrittore Maurizio Socci, grazie al lusinghiero successo che sta ottenendo il libro “Campione senza corona. Marche, mondo: solo andata”, sono stati anch’essi premiati.

Fra gli altri sono sfilati a ritirare i premi nel prestigioso parterre del Salone d’Onore del Coni, gli attori Elenora Giorgi, Orso Maria Guerrini e Sebastiano Somma. Il musicista e regista Federico Zampaglione e Alessio De Leonardis per il recente film sulla boxe  “Ghiaccio” , il coreografo Luca Tommasini e Silvia Salis, vicepresidente vicario Coni, accompagnata dal marito, il regista Fausto Brizzi. Inutile dire che dopo questo ennesimo successo c’è da giurare che Vladimiro starà pensando alla prossima edizione.

QUI LE FOTO DEL BACKSTAGE DEL PREMIO GIULIANO GEMMA 2020

 

 

Il Tyche Festival parte il 4 agosto dai Tiromancino: “Canteremo insieme le mie canzoni”

in Concerti/Eventi/Giornalista e dintorni da

Se dite Tiromancino, naturalmente ad una persona con un minimo di interesse per la musica, vi accorgerete della sua espressione favorevole. E se vogliamo essere ancora più minuziosi questo succede soprattutto con il pubblico femminile. Lo stile e la sensibilità di Federico Zampaglione sono sicuramente coinvolgente. Un pop romantico che, come dirà anche lui nell’intervista, entra in profondità e tocca il cuore. “Nel respiro del mondo – Summer tour 2016” vi catturerà. Sarà un viaggio musicale ricco di emozioni e rimarrete sorpresi soprattutto dalle sonorità, mai scontate, che Federico e il suo gruppo hanno voluto plasmare per questo appuntamento in concerto.

Come va il tour 2016 dei Tiromancino e cosa dovranno aspettarsi i tuoi fan all’Arena del Mare di Civitanova il prossimo 4 agosto?

«È un tour proprio bello, stiamo facendo molte date. È un’estate ricca di concerti e abbiamo questa nuova scenografia elegante. Abbiamo una scaletta che mischia pezzi dell’ultimo album con alcuni brani storici. Viene fuori un mix ben riuscito, ben articolato».

Ho avuto la fortuna di vedere la prima del tour a Cagli. Ci sono novità?

«Grosso modo il tour è stato concepito in quel modo. Chiaramente, visto che a Cagli eravamo in un teatro in quella data non è venuto fuori al 100% il lato più ballabile dei Tiromancino. In teatro abbiamo un po’ smussato tutto per rendere l’esibizione adeguata allo spazio. All’aperto c’è molta energia e stiamo avendo in questo momento ottimi riscontri. Siamo contentissimi».

In particolare, pensando ai vostri concerti, in cosa si differenzia il pubblico in Italia dal nord al sud, oppure dalla grande città alla provincia?

«Mah dipende, nel senso che poi le persone che ci seguono sono appassionate di quello che facciamo. Sono fan calorosi e quindi alla fine cantano sempre tutte le canzoni. Partecipano. Farei dei torti a dire che ci sono differenze. Nelle Marche per esempio c’era molto coinvolgimento, ma la stessa cosa accade anche al nord e al sud. L’atmosfera è abbastanza omogenea e sono le canzoni che si fanno cantare e voler bene. Molti brani si sono consolidati negli anni diventando “storici”: la gente ha legato a loro molte esperienze di vita, perché certe canzoni hanno accompagnato le persone a livello più profondo. Si vede. Ecco, non sono state solo “canticchiate”. La mia caratteristica, il mio “destino”, è quello di scrivere canzoni che magari quando escono hanno più bisogno di tempo per arrivare al pubblico rispetto a brani più orecchiabili. Un percorso in salita anche perché mi sono sempre rifiutato di ricorrere a facili mezzi, pure negli arrangiamenti. Vedi “Tra di noi”: in un mare di canzoni da spiaggia, ho fatto uscire una canzone d’autore. Poi sta avendo successo ma sta passando per altri percorsi. Non c’è mai la voglia di arrivare subito con una scorciatoia. È una strada lunga, che però ha prodotto brani che sono rimasti negli anni».

Erano 8mila persone a vedere i Deep Purple a Servigliano e ce ne saranno molte anche con i Jethro Tull, nel Tyche Festival di Civitanova. Il Festival che proprio voi inaugurerete. C’è solo nostalgia da parte del pubblico oppure c’è la consapevolezza che le leggende hanno ancora un fascino tutto da scoprire?

«La gente probabilmente ha voglia di live, si è anche un po’ stancata di cose preconfezionate. Chi ama la musica è tornato allo spettacolo dal vivo, suonato anche come si deve».

C’è una canzone italiana che avresti voluto scrivere tu?

«Ce ne sono troppe».

Dai, dimmene una di Lucio Dalla.

«“Anna e Marco”, perché è una canzone stupenda, meravigliosa».

Dopo Cagli e Macerata, ora il mare di Civitanova e la piazza ad Offida. Ma non rischiate di diventare dei marchigiani DOC anche voi?

«Tutti i nostri tecnici sono marchigiani, quindi…».

A Civitanova arriverai il giorno prima del concerto?

«Probabilmente sì…».

Saranno proprio i Tiromancino il 4 agosto ad inaugurare il primo Tyche Festival. Un contenitore in cui abbiamo voluto unire contenuti diversi, dal loro pop melodico vincente, al cantautorato di primordine con Vinicio Capossela e una pietra leggendaria nel mondo rock di tutti i tempi con i Jethro Tull di Ian Anderson. Note positive anche sui prezzi, i più bassi in Italia. Si comincia con i 15 euro dei Tiromancino.

Kruger Agostinelli

I Tiromancino presto al Tyche Festival: “Sarà un’estate molto marchigiana”

in Senza categoria da

«Evidentemente sarà un’estate molto marchigiana», mi dice Federico Zampaglione, leader dei Tiromancino, con un calice di vino rosso in mano mentre si gode il clima festoso del dopo concerto. La band ha recentemente terminato la data zero del tour “Nel respiro del mondo” al teatro di Cagli. Spettacolo avvolgente dalla prima all’ultima nota. Considerando che il concerto non potrà che migliorare, ecco che si tratta di uno degli appuntamenti imperdibili di quest’estate. Da segnare in rosso, perciò, la data del 4 agosto, quando i Tiromancino si esibiranno a Civitanova nell’area del Tiro a Volo, denominata Arena del Mare. È aperta la prevendita su CiaoTickets con biglietti a 15 euro. Estate marchigiana, si diceva. Già, perché dopo l’esibizione a Cagli con cui è stata lanciata la tournée e prima del concerto civitanovese, Zampaglione e soci saranno ancora nella nostra terra. I Tiromancino sono attesi sabato 25 giugno allo Sferisterio di Macerata nella serata finale di Musicultura. Dal 23 al 25 giugno sono in programma le tre notti dedicate alla XXVII edizione del prestigioso Festival della canzone popolare e d’autore. Da ricordare che Federico Zampaglione è tra i membri del comitato artistico di Musicultura. Insomma, il 2016 dei Tiromancino propone un filo diretto importante con le Marche. Ma torniamo all’incontro con Federico Zampaglione nel dopo concerto di Cagli. Ecco cosa ci siamo detti.

“Nel Respiro Del Mondo”, lo spettacolo che avete appena presentato, parla del mare e…

«Sì, è dedicato al mare che in realtà è qualcosa di così immenso, contiene così tante energie. Ma parlo di mare anche come luogo di pace, di tranquillità, di ispirazione dove si scrivono anche canzoni. Ad esempio, ho composto “Piccoli miracoli” di fronte a un tramonto meraviglioso in Thailandia. Vedi, il mare è anche un luogo di viaggio e di avventura, per cui la gente attraverso il mare raggiunge posti lontani e nuove popolazioni e si confronta con costumi, razze e usanze diverse».

Sembra un’introduzione fatta apposta per il vostro concerto, al Tyche Festival di Civitanova mercoledì 4 agosto, proprio in riva al mare.

«Sarà fantastico, non vedo l’ora di essere lì. Io tra l’altro ti posso dire che l’estate scorsa ero a Civitanova, ma in vacanza. Ero andato dai miei amici Ermanno e Paolo, per trascorrere la settimana di Ferragosto. Ci siamo divertiti molto. Quindi sono contento ancora di più di avere questa occasione per ritornarci. E magari, se non abbiamo date il giorno dopo, rimango pure questa volta e prometto di passare anche da voi in redazione».

Guardando la vostra pagina Facebook si capisce che hai un bellissimo rapporto con i tuoi colleghi, che spesso citi e metti in mostra. Insomma, non sei né egocentrico né solista con i tuoi atteggiamenti.

«Ho molti amici nel mondo della musica e non ho questo senso competitivo. La competizione la lascio allo sport. Io con i colleghi cerco di confrontarmi, di avere e dare consigli. Vedi, il bello di fare un lavoro così è che non dovrebbero esistere certe energie negative. Bisognerebbe godersi la fortuna e la passione che si ha nel comporre e creare musica».

Sarai presente anche a Musicultura il prossimo giugno.

«Sì, a Musicultura avevo partecipato già due anni fa ed è un’iniziativa molto bella. Anche quest’anno ho fatto parte della giuria e ascoltando tutti i ragazzi in concorso ti dico che ho fatto veramente fatica a scegliere, dal mio punto di vista, un vincitore. Sono tutti molto interessanti».

Hai altri ricordi e aneddoti marchigiani?

«Certo, mi ricordo la prima data in club dello scorso anno al Donoma che era andata molto bene. Nelle Marche in effetti ci vogliono bene ma anche noi non scherziamo: mezzo staff è marchigiano. Mi è capitato di mangiare in un ristorante di Cagli, di cui non ricordo il nome, ma devi provare come cucinano, una cosa pazzesca. E il proprietario ci ha detto una cosa che poi fa la differenza su tutto: “Faccio questo lavoro perché mi piace, quando cucino e porto a tavola mi diverto”. Siamo simili in questa filosofia di vita».

Non resta che aspettare il 4 agosto, primo appuntamento del Tyche Festival all’Arena del Mare, ad un prezzo molto vantaggioso, solo 15 euro. Una location che si sposa perfettamente con lo spettacolo dei Tiromancino e che si propone come baricentro dell’estate musicale marchigiana.

Prevendite disponibili su CiaoTickets e TicketOne.

Kruger Agostinelli

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