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Donoma

Intervista a Tony Hadley, la voce degli Spandau Ballet in esclusiva italiana al Tyche Friday

in Senza categoria da

Tony Hadley, il leggendario frontman degli Spandau Ballet, ritorna in Italia per un concerto esclusivo nella data finale della rassegna Tyche Friday, il venerdì live del Donoma di Civitanova. L’appuntamento è a calendario questo venerdì, 29 aprile. L’appassionato interprete di “True” arriva accompagnato da una formidabile band: Tony Hadley, ovviamente alla voce; Richie Barrett alla chitarra; Tim Bye alla batteria; Lily Gonzalez alle percussioni e coro vocale; Phil Taylor alle tastiere e Phil Williams al basso.

Riusciamo a rintracciarlo primo del suo arrivo e ci rilascia questa intervista per Tyche Magazine.

Hai avuto un ruolo da leader nella storia della musica degli anni Ottanta. Che band o cantanti ti sono piaciuti in quel periodo? E ora chi ascolti?

<<Di quegli anni ho apprezzato Marc Almond, Freddie Mercury & Queen, i Duran Duran, Frankie Goes To Hollywood e gli Ultravox. Ora direi Killers, Kaiser Chiefs, Hurts e Avicii>>.

Cosa è sopravvissuto della musica degli anni Ottanta?

<<Un sacco di band di quel periodo stanno ancora proponendo le proprie canzoni. Sono ancora in giro per trasmettere il loro grande sound, componendo nuova ed interessante musica>>.

Negli anni Ottanta avevamo il vinile. Oggi ascoltiamo gli Mp3, una specie di musica liquida. Sei preoccupato di questo cambiamento?

<<Sì, sono preoccupato per tutti gli artisti. Con lo streaming non si producono più profitti con le registrazioni. Se fai una bella canzone invece dovresti essere pagato per il lavoro che hai fatto. E’ un grande problema per tutto il settore>>.

Conosci la nostra regione, le Marche?

<<Non molto bene. Sono stato ad Ancona ma l’ho visitata velocemente. Ma in futuro vorrei conoscerla meglio>>.

Cosa farai al Donoma?

<<Vi proporrò ovviamente alcune delle canzoni più celebri degli Spandau Ballet, come True, Gold, Through the Barricades e brani del mio nuovo album che uscirà il prossimo anno>>.

Kruger Agostinelli

 

 

Tyche Magazine ha un anno in più. Il saluto di Pino Scaccia

in Arte/Cinema/Cultura/Itinerari/Libri/Moda/Racconti da

Se il tempo che scorre veloce è sintomo di benessere, allora siamo in ottima salute. Abbiamo saziato un po’ delle nostre curiosità affidandoci a pensieri e luoghi, a persone e idee. Un percorso interessante in una direzione densa di cambiamenti e suggestioni. Abbiamo aperto, come fossero dei laboratori, cantieri per musica live, visitato cucine di chef da scoprire, fatto vivere un club di concerti nei venerdì, e rese complici le Università marchigiane. E’ c’è stato anche spazio per un musical ideato e prodotto, dal titolo “I Love Music”. Non solo. Fervono i lavori in corso per il primo Tyche Festival che lanceremo nel prossimo agosto. Vi abbiamo proposto oltre 700 articoli sul web, oltre 200 video sul canale youtube e ben 340mila copie di giornali distribuiti nelle nostre belle Marche. Pure Pino Scaccia, giornalista ed amico, padrino del nostro esordio pubblico, ci ricorda (in un video stile tv Kabul) che Tyche Magazine ha ora un anno in più. Auguri a tutti noi!

Kruger Agostinelli

il video saluto di Pino Saccia

il video riepilogo di un anno di eventi

Luca Carboni in edizione club: Pop-Up Tour arriva nelle Marche grazie al Tyche Friday

in Donoma Civitanova/Eventi da

Il Tyche Friday, il venerdì dal gusto club del Donoma di Civitanova, si appresta a far salire sul proprio palco un altro gradito ospite di caratura. Il 4 marzo arriva infatti Luca Carboni, che porterà tutta l’energia del suo Pop-Up Tour per un’esclusiva regionale d’eccezione. Aspettando il live, abbiamo fatto alcune domande al cantante.

Luca, 32 anni di attività da solista permettono artisticamente di cimentarsi in diverse espressioni sia sonore che dialettiche. Cosa si è evoluto in te? La tua musica o i tuoi testi? 

<<Ogni volta il nuovo progetto ti guida verso una nuova sfida. Per Pop-Up sicuramente c’è stato un cambiamento importante, per la prima volta ho collaborato per i testi con giovani autori>>.

La tua città è protagonista anche nell’ultimo lavoro. “Bologna” è un’anticamera della metropoli oppure l’ideale rappresentante della provincia italiana?

<<Bologna è una regola, è una canzone sulla magia e l’inquietudine della mia città, difficile da definire. Una magia che alla fine non si riesce mai a spiegare con la ragione o con le parole e rimane sempre un mistero. Un mistero che si intreccia con il destino di tanti ragazzi che qui ci nascono, ci vivono, diventano uomini e tanti altri che qui, invece, ci arrivano per l’Università>>.

Dal 45 giri all’Mp3: pensi che la musica abbia risentito della sua trasformazione da elemento solido ad elemento liquido?

<<È vero che tutti i supporti analogici o digitali hanno una loro caratteristica di suono. È vero anche che la musica si lega direttamente alla tecnologia e che questa ha permesso nuove soluzioni creative, nuove invenzioni, nuove sonorità… Però le motivazioni per cui nascono le canzoni, la voglia di raccontare e di creare visioni, si possono anche sganciare da tutto questo… Diciamo che con il digitale, con l’Mp3, la facilità con cui si comunica musica oggi teoricamente è molto più veloce. Per fare una battuta, Frida Kahlo ci avrebbe messo molto meno oggi a raccontarsi, utilizzando il selfie>>.

Pop-Up tour 2016 ti permetterà di ondeggiare fra il calore dei club e la sacralità dei teatri. Inevitabilmente non potrà essere lo stesso spettacolo. Che ne pensi?

<<Ho creato uno show aperto che in una formula più ampia si può adattare anche ai teatri. Per me in questa prima fase era importante però il contatto diretto con il pubblico che sicuramente un club ti può regalare>>.

Ascolteremo arrangiamenti e nuove versioni delle tue canzoni del passato. Ma esiste qualche brano che preferiresti lasciare nella versione originale?

<<Son sempre pronto a sperimentare nuovi arrangiamenti anche sui brani del mio passato. E’ proprio la caratteristica dei miei live. In questo tour ho voluto lavorare con la band per ri-arrangiare alcune mie canzoni storiche che volevo proporre in una versione electro ed electropop>.

Ritorni di nuovo nelle Marche. Ci concedi qualche ricordo curioso riguardante persone o luoghi?

<<Sono innamorato delle Marche, mi è sempre sembrata una Romagna un po’ meno solare, più dark, più medioevale, anche più selvaggia, Però bellissima! L’ho girata tutta, la conosco bene e ho suonato in tutti gli angoli. Mi piace sia l’interno che la costa. Sono affezionato alle città, a Recanati, alla storia di Giacomo Leopardi. Grazie alla sua rete di meravigliosi teatri, anche in provincia ho avuto spesso l’occasione di preparare dei tour fermandomi tanti giorni. Ho bei ricordi a Macerata, Senigallia, Cagli, San Benedetto del Tronto. Potrei proseguire all’infinito. Viva le Marche>>.

TEMPO è la parola del mese di Tyche Magazine. Cosa significa per te il TEMPO?

<<“Tempo” è una parola enorme che mi stimola tantissimi pensieri anche contraddittori tra di loro. Alla fine mi sono accorto che entra spesso, se non sempre, nelle mie canzoni, sia in passato ma anche in questo ultimo album. Poi penso che ogni persona abbia un proprio personale senso del tempo dentro di sé, che ci porta a vivere la musica, il ritmo e le cose più disparate ognuno in un modo diverso ed unico. Parlare di tempo, come parlare di amore, è qualcosa di difficilissimo e di infinito… Alla fine non siamo nemmeno sicuri della sua esistenza. Sant’Agostino diceva che esiste solo il presente>>.

Kruger Agostinelli

Concerto 20 euro (ingresso al club dalle 23)
Tavolo 40 euro
Donoma Sound Theater and Food, via Mazzini 43, Civitanova Marche (MC)
Info e prenotazioni 0733 775860
Dopo le ore 1, Formula Disco con dj’s Davide Domenella & Aldo Ascani
Uomo & Donne 10 euro (compreso consumazione)

Mago Forest Show al Donoma con il suo meglio, da “Mai dire Gol” in poi

in Donoma Civitanova/Eventi da

Mago Forest, oppure Mr. Forest o se volete semplicemente Michele Foresta ha tre doti: eleganza, charme e classe. Tre punti forti che da sempre riesce a nascondere benissimo. Recita così la presentazione stampa dello show che porterà a Civitanova. Cabaret, anzi gran Cabaret, venerdì 11 dicembre 2015 al Tyche Friday, il venerdì live del Donoma. Un appuntamento da non perdere con l’irresistibile comico siciliano, che vanta un curriculum importantissimo, che lo ha visto protagonista in tutte le occasioni alternative della televisione degli ultimo 30 anni. Da Renzo Arbore alla Gialappa’s di “Mai dire gol”, dallo Zelig di Claudio Bisio alla conduzione del Festivalbar. Non ultima la presenza al Chiambretti Sunday Show. Nel suo spettacolo si cimenta in una serie di numeri di alta prestidigitazione con cui cerca di dare un senso profondo alle banalità del quotidiano. Si addentra con nonchalance in tutti i derivati della magia, dal mentalismo all’ipnosi e dalla manipolazione all’escapologia con un unico risultato: l’esilarante fallimento. Al suo fianco, oltre al travolgente coinvolgimento del pubblico, da segnalare anche il suo fedele collaboratore e pianista Lele Micò. Ci lasciamo andare ad una piacevole chiacchierata con questo ammirevole cialtrone del divertimento. Ecco cosa ci siamo detti.

Michele Foresta, in arte Mago Forest: cosa vuole dire essere comico?

<<Essere comico è un privilegio, il privilegio di rimanere un po’ bambini per sempre. E’ lo stato cui l’uomo dovrebbe ambire. Noi comici abbiamo questa fortuna>>.

Nella comicità di tutti i tempi l’essere cialtrone è un irresistibile ingrediente di forte identificazione. Indimenticabili sono stati Stanlio e Ollio o Benny Hill. Tu sei la loro risposta italiana?

<<Diciamo che hai fatto un paragone improponibile e azzardato. Mai mi sognerei di avvicinarmi a loro, sono un’unghia incarnita di questi nomi. Hai citato personaggi inarrivabili: se ci pensi facevano il loro lavoro decine e decine di anni fa ma ancora adesso la loro comicità sembra così attuale. E’ universale. Diciamo che ti ringrazio ma il paragone non ci sta. Quindi, caro Kruger, sei da internare con questa domanda!>>.

Trent’anni di attività da comico nella storia della televisione italiana ti hanno permesso di esserne un concreto testimone. Puoi dirci se ci sono stati dei cambiamenti evidenti in questo arco di tempo nel piccolo schermo?

<<Sicuramente molto è cambiato, ci sono cicli periodici. In questo momento l’offerta televisiva è così ampia che anche la comicità viene spalmata in diversi canali. Da una parte è un bene perché in tanti possono affacciarsi più facilmente al mondo della televisione, ma dall’altra c’è il rischio di veder calare la qualità della proposta>>.

Gialappa’s Band, Renzo Arbore, Piero Chiambretti e Maurizio Costanzo, tanto per fare dei nomi. Con chi ritorneresti a lavorare di corsa e con quale artista vorresti invece lavorare per la prima volta?

<<Prima ti parlavo di privilegi: nella mia carriera sono stato fortunato. Una componente che in questo lavoro serve moltissimo. Ho avuto l’onore di lavorare con Arbore. Lì ho conosciuto Nino Frassica e sono stato a bottega da lui. Poi ho avuto ancora la fortuna di far parte del gruppo di Zelig, che era un localino ed un habitat naturale per un comico. Poi è arrivata la Gialappa’s e con loro ho trascorso nove anni meravigliosi. Non ho invece mai lavorato con Gene Gnocchi e mi piacerebbe tanto farlo. Adoro il suo “nonsense”. E vorrei che tornasse in televisione Daniele Luttazzi. Luttazzi è un personaggio che è stato dimenticato un po’ troppo in fretta. Ma ha spostato i paletti della comicità in Italia. Meriterebbe un grande ritorno>>.

A proposito di tv, teatro o cinema: come cambia la tua comicità nei tempi di recitazione, negli argomenti o nella mimica?

<<Guarda io il cinema l’ho frequentato pochissimo e non sente la mia mancanza credo! In tv, anche in questo caso, sono stato fortunato perché ho avuto il privilegio di lavorare con trasmissioni dove c’era un pubblico live, spesso anche pagante, come a Zelig. Quel tipo di televisione è come il teatro>>.

Cosa ci proporrai al Donoma? 

<<Intanto sono contento di venire a Civitanova perché uno dei motivi per cui faccio spettacoli dal vivo è che mi permette di cambiare regione, città, assaggiare vini e cibi diversi. Poi il Donoma è un bellissimo locale e mi fa piacere esibirmi lì. Lo spettacolo ripercorrerà il meglio del mio repertorio. Sarà il “the very best of”!>>.

Ricordi, aneddoti o curiosità sulle Marche o sui marchigiani?

<<Mi vengono in mente i miei inizi, quando lavoravo anche nei night club. A quel tempo ho girato anche nelle Marche, a Senigallia e Ancona. Ricordo un locale, lo Snoopy e serate in cui sapevi quando partivi e mai quando tornavi. Da un’esibizione ne nasceva un’altra. Ogni tanto passo di nuovo a trovarvi, ho buoni amici da voi>>.

Ogni mese abbiamo una parola, noi di Tyche Magazine, con cui facciamo filosofeggiare i nostri ospiti. A te è capitato il termine NETTARE. Che pensiero ti stimola?

<<Nettare è l’essenza della vita. L’associo sempre alle api. Dobbiamo imparare tanto dal sistema organizzativo delle api, visto che come genere umano abbiamo un po’ fallito. Farei un cambio di turno. Ecco, basta uomini, farei gestire il mondo alle donne>>.

Kruger Agostinelli

Prezzo solo spettacolo: 15 euro con Drink (con entrata al club dalle ore 23)

Area Club: Gran Buffet + Show = 25 euro

Area CkuB: Gran Buffet + Tavolo + Show = 49 euro

Area Ristorante con Cena Servita alla carta = (prezzo menu + 10 euro per Show oppure 20 euro Show + tavolo)

Inizio concerto alle 23 (biglietteria Donoma dalle 21,00)

A partire da mezzanotte e trenta Formula Disco con Davide Domenella & Aldo Ascani con ingresso libero alle donne e uomo 10 euro con consumazione.

Donoma Sound Theater and Food via Mazzini 47 Civitanova

Info e prenotazioni: 0733 775860

Tutti insieme appassionatamente per J Ax al Donoma. Tyche Friday fa il pieno e Panariello si aggiunge al coro.

in Donoma Civitanova/Eventi da

Uno show in tutti i sensi per un calibratissimo J Ax che dirige sapientemente il suo pubblico. E tutto comincia nel pomeriggio quando “I Sociopatici” di Rai2 lo intercettano telefonicamente in auto mentre si sta dirigendo verso Civitanova Marche. Proviene dal ghiacciaio della Val Senales, scelto come location per il videoclip natalizio di “Intro“. E’il nuovo singolo realizzato in collaborazione con Bianca Atzei, anche lei  probabile protagonista in uno dei prossimi appuntamenti del sempre più spettacolare Tyche Friday, il venerdì live del Donoma. Radio, telefono, internet e palcoscenico si mixano alla perfezione per J Ax. Di fronte alla domanda di cosa ne pensa di coloro che, oltre a fare le foto, fanno pure i video dei suoi spettacoli risponde << nel prezzo del biglietto che loro pagano, hanno diritto anche a questo >>. E confessa che l’unico desiderio che lui ha << è che ci sia tanta gente e non importa poi cosa faccia. Se vogliono mangiare pizza, ballare o guardare il concerto dallo sscaletta J Axchermo del loro telefonino poco importa >>. Non rimarrà deluso neanche in questa data – in esclusiva per le Marche – il cantante milanese. Un formidabile successo di presenza che si è materializzato in un Sold Out, in settimana per i posti del ristorante e dei tavoli in sala, al quale aggiungere quello definitivo con la biglietteria. E il pubblico? Bello, colorato e di tutte le età. Può essere davvero soddisfatta la Tyche Eventi, dimostrando l’universalità e la validità della musica proposta nella sua importante rassegna.


Space One
introduce ed accompagna il rapper milanese, insieme a Luca Paolo Aleotti, meglio conosciuto come Weedo, membro del gruppo musicale pop rap italiano Gemelli DiVersi e soprattutto fratello di J Ax e con la complicità del dj Fabio B. Dopo un bel riscaldamento di un quarto d’ora, a mezzanotte in punto arriva lui e canta ben 18 brani da “Il bello d’esser brutti” a “Maria Salvador“.

Kiara Ruzziconi concerto J AxCi sono fans come Kiara Ruzzy che lo sfiora sul palco il rapper milanese e cerca di consegnargli una “4-chetta“, in edizione limitata natalizia. E poi Kiara diventa indispensabile per tutto lo staff, è lei che tiene aggiornati tutti quanti sull’andamento della scaletta. Conosce tutti i brani a memoria. Da ultimo, è bello notare a due settimane esatte dalle orrende stragi parigine che rimane intatta la voglia della gente, non solo di divertimento ma soprattutto di stare insieme.

Salvatore Lattanzi Giorgio Panariello Nicola VeroliniE la festa continua al Donoma con la musica super di Aldo Ascani e Davide Domenella. Anzi, al coro si unisce anche Giorgio Panariello. Infatti il comico toscano, in compagnia di Nicola Verolini si posiziona sulla balconata, in compagnia del nostro editore Salvatore Lattanzi con l’amministratore Mimmo Sicolo e, per la proprietà, Diana Zamfir. Gli piace guardare tutta quella gente che balla. Cin cin e foto per tutti, anche per me. Infattì è proprio Panariello in persona che sorridendo mi fa << riposati! >> e vuole farmi uno scatto dalla mia Canon. Risultato? Naturalmente da…ridere. Tyche Friday è anche questo. Intanto dall’Inghilterra si stanno preparando i formidabili Incognito, venerdì 4 dicembre il palco del Donoma è per loro. Altro appuntamento da non perdere.

Kruger Agostinelli

(foto di Federico De Marco)

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Giorgio Montanini al Tyche Friday del Donoma: “Un monologo contro il buonismo che lava la coscienza”

in Donoma Civitanova/Eventi da

Giorgio Montanini, massimo esponente della Stand up comedy, approda venerdì 6 novembre nelle sue Marche e precisamente al Donoma di Civitanova, nel live targato Tyche Friday. Al suo quarto monologo satirico, con “Liberaci dal bene” mette in evidenza le contraddizioni della società e del pensiero comune. Un viaggio attraverso le debolezze dell’autore che si mette a nudo sul palco. Un feroce attacco al buonismo di circostanza. Vi proponiamo una veloce intervista con lui in attesa del suo imminente spettacolo.

Giorgio Montanini, Playboy non mette più le “donnine” completamente nude dentro il suo giornale. Sei turbato?

<<Guarda non ho mai comprato una copia di Playboy in vita mia. E non me ne frega niente! Se l’hanno fatto per bigottismo stupido è giusto che chiudano proprio. Invece se hanno cambiato linea editoriale non me ne frega niente della notizia. Quindi non ci trovo nulla di positivo>>.

A proposito il tuo nuovo monologo che proporrai al Donoma è intitolato “Liberaci dal bene”. Pensi che dobbiamo “indurci in tentazione”?

<<Tu l’hai visto a Portonovo (l’articolo QUI). E’ un monologo contro il buonismo del cazzo non contro il bene in assoluto, ammesso che il bene esista come esiste il male. Secondo me esistono invece degli individui, che hanno la possibilità di scegliere con il proprio cervello senza doversi aggrappare a miti o idolatrare Dei che non ci sono>>.

Il buonismo esasperato!

<<Certo, è lo stesso buonismo che sta su Facebook quando muore un comico in Francia, lo stesso che c’è a Pasqua per gli agnellini e lo stesso buonismo che c’è per un bambino migrante che muore sulla spiaggia. Cerchiamo di pulire la coscienza sentendoci un po’ migliori degli altri, ma in realtà, purtroppo, siamo delle brutte persone>>.

Ma gli ipocriti ti temono oppure in cuor loro fanno il tifo per te?

<<Gli ipocriti non devono temermi, semplicemente perché lo siamo tutti. Uno che dice “guarda che io non lo sono” è un essere umano che, come tale, è intriso di ipocrisia. Poi c’è chi ne fa uno status e quindi è un cattolico che va alla messa ma anche cocainomane e puttaniere, al lavoro non paga i dipendenti, fa bancarotta fraudolenta e sfrutta le persone; e c’è chi è ipocrita nel modo più sano e classico. Nascondiamo la verità per stare un po’ meglio. Questo non è però motivo per sentirsi migliori. Siamo delle merde ma siamo in buonissima compagnia>>.

Le tue conclusioni mi evocano il testo “Quelli che” di Jannacci.

<<Jannacci era sagace e satirico>>.

Istruzioni per assistere al tuo spettacolo?

<<Non credo ci siano istruzioni per uno spettacolo del genere. L’importante è che ci sia senso dell’umorismo, del non prendersi sul serio. Se una persona non si prende sul serio si diverte al mio spettacolo. Se invece esce fuori con una maschera e viene con quella struttura sociale che gli permette di sentirsi qualcuno è meglio che resti a casa, perché passerebbe un’oretta e mezza davvero difficile>>.

Kruger Agostinelli

Venerdì 6 novembre al Donoma di Civitanova, cena spettacolo per il Tyche Friday con la Stand Up Comedy irriverente di Giorgio Montanini in “Liberaci dal bene”. Dalle 21 cena a buffet a 20 euro nella zona “Theater” o menu alla carta nel “restaurant”. Oppure dalle 23 per il solo spettacolo a 10 euro, compresa consumazione. Infoline; 0733775860

Leee John & Imagination hanno sedotto il pubblico del Donoma nella notte Tyche Friday

in Donoma Civitanova/Eventi da

Gli Imagination hanno 35 anni di carriera ma accidenti come li portano bene! Leee John e la sua band, cinque musicisti e due coriste, hanno fatto intendere immediatamente cosa vuole dire fare musica live in un club. Ora è chiaro perchè i migliori club di Londra e Manchester, o i festival anni ’80 in Francia e Olanda, li mettono spesso in prima fila con le star più popolari della Disco Music mondiale. Chi pensava che il concerto degli Imagination iniziasse e finisse intorno ai tre brani che li hanno resi celebri, si è dovuto presto ricredere. Leee John ha rapito il numeroso pubblico intervenuto al Donoma e lo ha sedotto con la sua sensuale performance, sempre in un delizioso equilibrio fra soul, funky e swing. Come un evidenziatore ha tracciato implacabilmente una scaletta fatta di emozioni a volte confidenziali e spesso ritmate, con il comun denominatore della complicità. C’è anche un omaggio, che ascolterete in video, a Bob Marley. Il Donoma da parte sua si è rilevato un azzeccatissimo Theather, anfiteatro ma anche arena di una notte ad alto coinvolgimento.

Intanto Tyche Friday ha rivisto e corretto la formula club, reinserendo la formula cena spettacolo, che sarà riconfermata, adattata e personalizzata ad ogni evento. Tutto questo per aprire al prossimo appuntamento, venerdì 6 novembre, dove la comicità al vetriolo di Giorgio Montanini prima e la leggerezza poi del formidabile Diego Vilar e il suo gruppo poi, regaleranno altre interessanti alternative. Un assortimento di proposte mai scontate nella rassegna live del venerdì notte che sta regalando alla Riviera Adriatica, un ruolo che le compete da sempre, da protagonista e da capitale dell’intrattenimento.

Kruger Agostinelli

foto di Federico De Marco

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Enrico Ruggeri si racconta fra musica, calcio, baci e mare d’inverno

in Donoma Civitanova/Eventi/Giornalista e dintorni da
Alla fine degli anni Settanta ero il disc jockey del Papagayo, una discoteca storica (che non c’è più) situata proprio di fronte alla Rotonda a Mare di Senigallia. Mi dissero che c’era in sala il cantante dei Decibel, un gruppo punk di tutto rispetto nel panorama della musica dell’epoca. Era in vacanza dalle nostre parti. Un incontro mancato quello con Enrico Ruggeri per una pura coincidenza ma uno di quegli episodi che restano impressi. Anni dopo ascoltai “Il mare d’inverno”, la splendida canzone che scrisse per Loredana Bertè. Mi evocava proprio il nostro litorale. Infatti quest’estate lo stesso Ruggeri confermò questo mio sentore, proprio in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria di Marotta. Ho avuto il piacere di intervistarlo aspettando il suo concerto di venerdì 20 novembre al Donoma di Civitanova, per il Tyche Friday.
Enrico Ruggeri, un po’ Dr Jekyll e un po’  Mr Hyde. Ma ti senti più rock o più “confidenziale”?
‹‹Mah, difficile dirlo. Ognuna delle due anime ha senso di esistere perché c’è anche l’altra. Sicuramente questo mio modo di essere mi distingue, in un mondo dove tutti i cantanti tendono ad avere un solo aspetto. Magari ottimo, eccelso, ma uno solo. Io faccio concerti anche per voce e piano e vengo allo stesso tempo da un gruppo Punk e quindi amo pure spingere sull’acceleratore››.
A proposito, sei più bravo come calciatore o come cantante? 
‹‹Purtroppo temo come cantante! Ognuno vorrebbe avere quello che la vita gli ha dato di meno, quindi il mio impegno sul calcio è notevole! Gioco a pallone appena posso, almeno una volta a settimana quando va male››.
C’è poi infatti il tuo impegno nella Nazionale Italiana Cantanti.
‹‹L’associazione è il modo di mettere la mia fortuna a vantaggio di chi ne ha avuta meno. Sono orgoglioso di far parte di quel gruppo››.
Hai scritto canzoni per te ma con successo anche per altri interpreti. Fiorella Mannoia e Loredana Bertè sono gli esempi più lucenti. Chi manca all’appello? Insomma, per chi ti piacerebbe comporre?
‹‹Mah, questa domanda non me la sono mai fatta. Sono nate delle amicizie e in seguito a queste sono partire delle esperienze. Se hai affinità con qualcuno che fa musica finisci prima o poi per fare qualcosa insieme. Per cui posso risponderti dicendo che spero di fare nuove amicizie che mi spingano a comporre musica. Ho collaborato con diversi personaggi: dagli Elio e le Storie Tese a Tozzi, da Morandi a Locasciulli, da De Gregori a Mina. Artisti quindi lontanissimi tra loro. Ma ho sempre privilegiato l’aspetto umano piuttosto che operare con scelte a tavolino. Mi lascio guidare dalla vita››.
Mentre l’Enrico Ruggeri ascoltatore di musica cosa predilige dell’attuale panoramica musicale?
‹‹Non trovo cose interessanti. Ho visto suonare tutti: il primo concerto della mia vita è stato quello degli Emerson, Lake & Palmer, ho visto Paul McCartney, ho visto David Bowie, Lou Reed. Oggi c’è davvero poca roba in giro››.
Cosa proporrai al pubblico del Donoma?
‹‹Raramente decido prima. Certo, ci sono quella decina di canzoni che bisogna fare ed è giusto farle. Come “Mare d’inverno”, “Mistero”, “Peter Pan”, “Quello che le donne non dicono” e via dicendo.  Dopo di che si va un po’ a braccio. Si decide lì per lì cosa suonare››.
Un lavoro artigianale.
‹‹Ho la fortuna di avere una band supercollaudata. Posso quindi decidere anche durante il concerto, a secondo degli umori, di una faccia che scorgo dal pubblico. Dipende dalle sensazioni che ricevo dal concerto››.
“Il mare d’inverno” si è proprio ispirato alla spiaggia marchigiana. Delle Marche hai altri aneddoti o ricordi personali? 
‹‹Ognuno di noi ha mille aneddoti della sua adolescenza. Andando in vacanza nelle Marche ricordo il primo bacio, la prima discoteca con le sedie bianche di plastica e con canne di bambù a separare gli ambienti. Quel mondo degli anni Settanta. Quindi per me Marotta è il posto dei ricordi››.
Kruger Agostinelli

La voce di Antonella Ruggiero dritta al cuore ammalia il Donoma edizione club

in Donoma Civitanova/Eventi da
La voce di Antonella Ruggiero avvolge la platea del Donoma di Civitanova, ancora una volta in edizione club per Tyche Friday, l’appuntamento del venerdì notte. Sulle ali nostalgiche e mai dimenticate delle hits dei Matia Bazar applaudite da “Per un’Ora d’Amore” a “Cavallo Bianco”, da “Vacanze Romane” al brano conclusivo “Ti sento”. Il resto del repertorio, sapientemente scelto con gusto, fra standard internazionali e nazionali d’autore. Una preziosa polvere musicale di suoni mai confusi e sempre diretti al cuore. Come non citare sia “Blue Moon” che l’allegro swing Crapa Pelada di Gorni Kramer. Spazio anche per l’immortale poesia musicale di Fabrizio De Andrè, anche in onore del pianista Mark Harris già dell’indimenticabile cantautore genovese ed ora alla sua corte insieme agli ottimi Roberto Colombo al vocoder e basso synth e Ivan Ciccarelli alle percussioni. Piccolo capolavoro il bis finale “Guantanamera” proprio per invitare ed anticipare al ballo, un ruolo con cui l’impeccabile coppia Aldo Ascani e Davide Domenella  ha concluso la notte. Venerdì prossimo si festeggiano, con Leee John e la sua band, direttamente dall’Inghilterra,  i 35 anni degli Imagination. Oltre al sound Disco Anni 80 della band anglosassone,  sono in arrivo altre sorprese per rendere sempre più attraente e fruibile il venerdì notte Donoma.
Kruger Agostinelli
Foto di Federico De Marco

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Leee John porta la disco degli Imagination al Donoma, 35 anni da festeggiare

in Donoma Civitanova/Eventi da

Era il 1981 quando Disco Ring presentò “Body Talk”, un disco che veniva direttamente dall’Inghilterra. Poi l’anno dopo arrivò il loro successo più evidente, ovvero “Just an Illusion”. Questa è la breve presentazione degli Imagination di cui Leee John è il protagonista indiscusso. Sono passati 35 anni dove, alternandosi anche con il lavoro di attore, per il cantante musicista c’è stata un’intensa attività live di club e festival. Insomma, continua a brillare la stella degli Imagination dimostrando una buona energia insieme ad altri immortali superstar della disco music. Lo intervistiamo in attesa del suo ritorno in Italia grazie alla data conquistata venerdì 30 ottobre 2015, all’interno del Tyche Friday per il Donoma di Civitanova.

Ciao Leee John dopo 35 anni il fenomeno Disco Music degli anni Ottanta è solo un appuntamento per nostalgici o c’è anche la curiosità del giovane pubblico?

<<Innanzitutto provengo dall’epoca Soul Funk britannica, la disco è stata per me quella degli anni Settanta, ma molti altri Paesi cambiarono negli anni Ottanta, come la Francia che passò alla Disco Funk o al Jazz Funk. Io provengo dalla zona Nord di Londra, molti gruppi inglesi stavano emergendo in un periodo in cui eravamo tutti molto differenti, sia per look che per musica. Gruppi che poi si diffusero in giro per l’Europa e per il mondo. E’ stato un periodo davvero innovativo sotto il profilo artistico in tutti i campi. Detto questo, la musica che abbiamo creato è diventata universale per tutte le generazioni. I deejay amano i differenti mix e adesso molti studenti e giovani ascoltatori stanno scoprendo la musica degli Imagination e di Leee John>>.

Tu che sei un artista di fama internazionale puoi dirci se esiste una universalità nella musica?

<<La musica rompe tutte le barriere, occupa tutte le nostre emozioni. Non esiste un giorno in cui non ascolti musica. E’ parte della “chimica” della nostra storia>>.

Parlaci della differenza di pubblico che incontri di volta in volta, da quello inglese a quello italiano, da quello asiatico a quello americano.

<<Ovviamente ogni pubblico è differente, ma il loro amore per la nostra musica li accomuna>>.

Quale artista emergente ti ha impressionato di più?

<<Sono stato di recente al festival Reggae di Benicasim, in Spagna. C’erano due ragazzi italiani che avevano un sound giamaicano stupendo. Non riesco a ricordare il loro nome però>>.

Conosci allora qualche artista italiano che ti piace particolarmente?

<<Davide De Gregorio è un grande cantante, conosciuto anche con il Ddg Project. Ha bellissime canzoni e il suo prossimo album avrà melodie molto forti>>.

Cosa porterai al Donoma?

<<I miei spettacoli sono sempre pensati per il pubblico. Ogni platea è diversa e mi piace fare una performance speciale per ognuno di loro. Sarà “spettacolare”, con vecchi e nuovi brani. Date una guardata ai miei siti: www.leeejohn.com , www.feelmysoul.co.uk , facebook leee john>>.

Come ultima domanda, noi di Tyche Magazine chiediamo sempre di filosofeggiare con una parola ogni mese. A te chiediamo: cosa ti fa venire in mente la parola VITA?

<<Live, Life, and Love>>.

Kruger Agostinelli

Torna il Cena Spettacolo con buffet in sala buffet a 20 euro, prenotazioni e altre opzioni all’infoline 0733 775 860

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