Kruger Agostinelli Roberto Stagnetta volo aereo

Amicizia per viaggiare meglio la propria vita

in Il meglio di Re Gurk/Le parole che graffiano da

Era il settembre del 1971, il numero del giorno non mi è mai venuto in mente. Ma come posso dimenticare di quella lacrima che ho versato mentre Roberto mi accompagnava dentro la stazione Termini, fino a quel vagone dove c’era scritto destinazione Falconara Marittima, anzi per essere precisi Ancona. E’ stato un bivio della mia vita, abitavo a Roma e finivo in provincia fra mare e raffineria. Non c’era spazio per la ribellione, serviva soprattutto affidarsi al destino. Scelta che si è ripetuta nella mia vita, non certo per mancanza di coraggio. Il destino tira dritto e conosce già la trama della nostra vita, a noi non rimane che l’intuito di capire certi passaggi in cui è possibile determinarne un piccolo ma sostanziale cambiamento. Questo post mi serve per parlare del viaggio della vita ma pure dell’amicizia. Con Roberto ci eravamo conosciuti tre anni prima in quella Villa Sciarra in cui coltivai piacevolmente la mia pubertà, grazie ai primi amori e alla passione smisurata per la musica rock. Ho avuto diversi veri amici importanti che hanno rappresentato in pieno delle stagioni vissute ma lui è quello che ha attraversato per lungo e per largo la mia vita. Quel fratello, a tutti gli effetti, che per me figlio unico, è un punto di riferimento, mai ingombrante ma decisamente rassicurante. E dire che siamo una strana coppia. Lui alto ed io basso. Lui pessimista ed io ottimista. Anche nella politica sostanzialmente lontani. Io abbastanza romantico e lui irrecuperabilmente simpatico. Per la musica? Lasciamo perdere, ci prendiamo sempre in giro. E non ultimo il calcio, lui romanista ed io distrattamente della fiorentina. Ebbene un’amicizia così non me la potevo tenere stretta solo per me e così mi vanto che a volta a volta, è diventato amico di tutti i miei amici vecchi e nuovi, che lo conoscono e lo apprezzano. Ma la più grande gioia nel tempo che passa, giustamente inesorabile è che quelli che capiscono meglio la nostra amicizia sono entrambi i nostri figli. Si sente che sono felici quando ci vedono insieme.
Stiamo per partire per un nuovo viaggio, di quelli come dice lui “offerti dai punti dell’American Express”, per festeggiare il suo compleanno che coincide con il primo giorno di primavera. Dove? Nelle prossime ore ve lo dirò, di sicuro l’unico segreto rimarrà solo quanti anni compirà. Altrimenti scoprireste pure i miei. 

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